Pescara Jazz 2020. Sarà un’edizione tutta italiana con una forte presenza di artisti abruzzesi. In totale 8 serate dal 9 al 19 luglio. Due le location: il teatro D’Annunzio e il Marina di Pescara. Breath, respiro, è il tema di quest’anno.
Sarà “Breath” il tema del Pescara Jazz 2020, in arrivo in città dal 9 al 19 luglio. Un respiro dunque, è quello di cui si fa portavoce il festival – il primo ad essere stato annunciato – e di cui necessita il settore culturale e musicale italiano. A causa dell’emergenza sanitaria in corso infatti, tutti gli artisti, e i musicisti in particolare, hanno subito un rallentamento se non addirittura un azzeramento della propria attività. Per questo il Pescara Jazz, con la direzione artistica di Angelo Valori, presidente dell’EMP Ente manifestazioni pescaresi, vuole dare l’esempio e lanciare un messaggio di incoraggiamento, organizzando concerti dal vivo, all’aperto, che possano in qualche modo colmare il bisogno di arte e condivisione. Sarà un festival di levatura internazionale ma 100% Made in Italy, promosso con il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività Culturali, della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara, in particolare dell’assessorato alla Cultura e dell’assessorato al Turismo e Grandi Eventi, e in collaborazione con il Marina di Pescara. Proprio stamane, durante la conferenza stampa nella sala consiliare, l’amministrazione regionale e comunale ha espresso grande soddisfazione per il lavoro portato avanti dall’EMP, sottolineando il coraggio del suo presidente Angelo Valori.
PROGRAMMA. Otto le serate da segnare sul calendario, alcune con un doppio concerto.Si parte il 9 luglio alle 21.30 con “The Crossing”. Appuntamento sul palco di Estatica (al porto turistico Marina di Pescara) con Enzo Favata, special guest Roy Paci. Si tratta di una produzione originale del festival, grande dunque l’attesa per questa prima assoluta. Ecco la formazione: Enzo Favata sax soprano, clarinetto basso, flutes, keyboards, samples, live electronics; Pasquale Mirra, vibrafono, marimba midi, live electronics, samples; Rosa Brunello basso elettrico, live electronics; Marco Frattini, batteria & electronic pads. A seguire, il 10 luglio, sempre al porto turistico alle 21.30, sarà la volta di due talenti abruzzesi: la prima parte della serata è dedicata al sassofonista Max Ionata, con il suo “Hammond trio” (con Gianluca Di Ienno hammond e Nicola Angelucci batteria). La seconda parte vedrà invece protagonista il bassista Michelangelo Brandimarte che presenterà il suo nuovo album “Son(g)s”. Sul palco, oltre al leader, anche Ramberto Ciammarughi, pianoforte; Simone La Maida, sassofoni; John B. Arnold, batteria. Anche questo appuntamento è una prima assoluta del festival.
Ancora al Marina di Pescara, sul palco di Estatica, 11 e 12 luglio. Sabato sera sarà la volta di due grandi del jazz, Roberto Gatto in “Perfect trio” e a seguire Rosario Giuliani in “Love in Translation”. Per domenica invece sono attesi Francesco D’Alessandro con il suo progetto F-Army “Call to arms”, una formazione unica di quattro bassi elettrici, chitarra e batteria. A seguire Roberto Ottaviano in “Eternal Love”.
Questi i prezzi per i concerti al porto turistico: 20 euro biglietto intero, 15 ridotto. Abbonamento alle quattro serate, 50 euro.
Il 16, 17, 18 e 19 luglio ci si sposta al D’Annunzio (alle 21.15). Questo secondo weekend lungo si apre giovedì sera con il progetto “Vola vola”, di Daniele Di Bonaventura al bandoneon e l’abruzzese Michele Di Toro al pianoforte: il loro album, intitolato come la tradizionale canzone, spicca per la fusione di funk, jazz e tango. A seguire Gianluca Petrella, con la sua formazione ormai storica ispirata all’afrofuturismo (da Sun Ra all’hip hop). Sul palco Mirco Rubegni alla tromba, Blake Franchetto al basso e le doppie percussioni di Federico Scettri e Simone Padovani.