Il decreto della Commissione regionale per il patrimonio culturale del MIBACT ha riconosciuto la casa-studio dell’artista Franco Summa di interesse culturale.
L’immobile si trova al civico 81 di via Gabriele D’Annunzio a Pescara e, ai sensi dell’articolo 10 del Codice dei beni culturali, a meno di un anno dalla scomparsa dell’artista diventa un bene materiale ed immateriale e sarà possibile continuare l’azione di divulgazione del concetto di arte urbana di Franco Summa.
Tra le motivazioni sostenute dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per conferire il riconoscimento c’è questa: “L’artista Franco Summa, autore poliedrico e pionieristico di un’arte trasversale nell’ambito delle diverse forme della creatività contemporanea e nel coinvolgimento di pubblici spazi, figura in linea con alcuni dei temi maggiormente riconosciuti da questa Direzione Generale nel ritenere prioritario il sostegno e la promozione dell’arte contemporanea in rapporto alla valorizzazione/recupero dello spazio urbano. La vasta autorevole bibliografia sull’artista sta a riprova di quanto sopra. Lo Studio, pertanto, merita l’attenzione che codesto Ufficio intende rivolgergli sempre che costituisca testimonianza del processo di formazione e di azione che sta alla base del suo lavoro e ha permesso al riconoscibilità e la fama della sua figura d’artista”.
E’ stata così sugellata la volontà dell’artista che aveva creato la Fondazione Summa poco prima della sua scomparsa, consegnando alla sua città un lascito materiale e immateriale.
Il presidente della Fondazione Summa Ottorino La Rocca ha espresso la sua grande soddisfazione per questo traguardo raggiunto a meno di un anno dalla scomparsa del Maestro: ‘E’ stata posta la prima pietra sulla quale costruire solide fondamenta e continuare l’azione di divulgazione del concetto di arte urbana intrapresa da Franco per migliorare la qualità dei luoghi cittadini alla ricerca di un ideale equilibrio tra uomo e ambiente favorito dall’Arte’.
La soprintendente Rosaria Mencarelli ha detto che “Si tratta di un impegno preso con l’artista prima della sua scomparsa e che abbiamo onorato tutelando sia le opere che gli spazi nei quali si è svolta la sua produzione artistica.
Si ritiene per quanto sopra esposto necessario tutelare ai sensi degli articoli 11 comma 2 lettera b) e 51 del D.Lgs n. 42/2004,” Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” questo luogo-recita la motivazione del decreto-che indubbiamente riveste un interesse particolarmente importante per una duplice funzione: valorizzare e tutelare l’attività dell’artista, risvegliare nella memoria i tanti momenti salienti dedicati alla vita cittadina che ha visto in Franco Summa un attento e sensibile artista.
Tra i colori dell’arte contemporanea, alla riscoperta del rapporto “arte e ambiente” in relazione con i dati dei contesti naturali e architettonici urbani, Franco Summa è stato in grado di realizzare un’idea di bellezza e dare alla città una interpretazione innovativa volta alla valorizzazione e recupero dello spazio urbano. Un affresco dinamico e decisamente coinvolgente per conoscere i suoi infiniti modi di vivere il suo processo creativo: fare arte che dialoga con i luoghi, la storia e la memoria della città”.