Agli aspiranti alla carica di primo cittadino il Forum delle Associazioni familiari ha proposto un documento politico da sottoscrivere. Il presidente Stefano Bucceroni: “Ecco cosa si può fare per il futuro di tutti”
Tariffe, tributi e rette comunali, politiche per la casa e per il lavoro. Sono numerosi e importanti gli ambiti di intervento a livello comunale che riguardano la famiglia. Per questo, il Forum delle Associazioni Familiari dell’Abruzzo – il coordinamento delle varie realtà impegnate a livello regionale nella promozione della famiglia – ha proposto ai candidati sindaci di Pescara di sottoscrivere un manifesto politico per un cambio di mentalità al fine di poter attuare concrete politiche “family friendly”: di fronte ad ogni provvedimento, infatti, l’amministratore dovrebbe chiedersi: “È favorevole alla vita delle famiglie? Contribuisce a sostenerne l’impegno o può essere d’ostacolo?”. Il manifesto è stato sottoscritto dai candidati Carlo Costantini, Carlo Masci, Erika Alessandrini, Gianluca Baldini, Gianni Teodoro, Marinella Sclocco e Stefano Civitarese. Il documento parte dalla centralità della famiglia nella società, reale ammortizzatore sociale in questi anni di crisi e luogo di relazioni che contribuiscono alla stabilità e alla crescita delle persone, al di là di letture che la banalizzano o la degradano. D’altro canto, è necessario prendere coscienza che la denatalità, con tutto ciò che ne consegue in termini di crescita del Paese, spesa pensionistica e sociale, anzianità della popolazione e spopolamento, non è un rischio del domani: è un terremoto già sotto i nostri occhi. Solamente in Abruzzo, a settembre 2019 saranno ben 1.700 in meno gli studenti che siederanno sui banchi rispetto al 2018. Il manifesto delinea soluzioni concrete: dall’adesione al Patto nazionale per la Natalità, che mette al primo posto l’emergenza denatalità in Italia, all’adozione del Fattore Famiglia, che nella determinazione di tariffe, tributi e rette comunali considera i reali carichi familiari, restituendo ai nuclei con figli e persone a carico, reale capacità di spesa. Il Comune così può migliorare le politiche su asili nido, mense e trasporti scolastici, borse di studio, testi scolastici, applicare sconti su trasporti cittadini, accesso a musei, attrazioni culturali e turistiche, mostre, valutare con attenzione il carico tariffario sull’asporto rifiuti, uniformare i regolamenti per l’erogazione di riduzioni utilizzando scale di equivalenza correttive e più favorevoli alle famiglie con più figli rispetto a quanto previsto dall’Isee, fino a ridurre l’addizionale comunale Irpef in funzione del carico familiare. Molto può fare il Comune con le politiche della casa, in particolare favorendo nelle assegnazioni le giovani coppie o le famiglie numerose, fino a prevedere affitti calmierati. Altri provvedimenti, infine, possono essere adottati per il sostegno alla formazione della famiglia e per la conciliazione dei tempi del lavoro con i tempi della famiglia.
“Abbiamo proposto questo manifesto – spiega Stefano Bucceroni, presidente del Forum delle Associazioni Familiari dell’Abruzzo – nella certezza che fare figli non è un fatto privato ma è una ricchezza per tutti, anche per chi non li fa. Chi decide di mettere al mondo dei figli sta di fatto pedalando per tutti, perché sta assicurando il futuro al nostro Paese. Ecco perché le istituzioni pubbliche anche locali dovrebbero stendere tappeti d’oro davanti a chi oggi fa questa scelta. Il manifesto dà suggerimenti concreti e invita ad una presa di coscienza di un’emergenza attuale, e quindi ad un cambio di mentalità: non più “quanto rende in termini elettorali”, ma “quanto rende alla famiglia questa scelta? Il Forum parla con tutte le forze politiche: o la vinciamo tutti o la perdiamo tutti questa sfida, altrimenti tra qualche anno l’Italia sarà un grande ospizio, e la crisi demografica produce sempre crisi economica. E la famiglia non è un problema tra i tanti: è la soluzione del problema. Ma c’è una scelta politica da fare: decidere ora di investire sulla famiglia, non rinviando le scelte al bilancio del prossimo anno e scegliendo di allocare diversamente le risorse disponibili. Il tempo è scaduto: in Italia già ogni anno con il saldo nascite-decessi è come se venisse bombardata una città di 180 mila abitanti. Fino a quando possiamo assistere inermi?”
Riguardo alle elezioni europee, il Forum dell’Abruzzo sta incontrando in questi giorni anche i candidati abruzzesi al Parlamento Europeo per la firma del manifesto della Federazione Europea della Associazioni Familiari, anche questo tra l’altro finalizzato a fronteggiare l’inverno demografico dell’intero continente.