Nasce l’Associazione Pesca professionale dedicata al compianto Mimmo Grosso che comprende parte degli armatori e pescatori di Pescara. Presidente il biologo marino Vincenzo Olivieri, vice l’armatore Doriano Camplone
Il paradosso che la figura del pescatore non sia un lavoro usurante, i bassi fondali del fiume Pescara, il mercato del pesce che non c’è, il caro gasolio, una intera categoria in ginocchio da troppo tempo. La nuova associazione dedicata al compianto Mimmo Grosso si propone di affrontare gli atavici problemi. Il direttivo è stato presentato questa mattina alla stampa.
Il biologo marino e veterinario Vincenzo Olivieri è il presidente, il vice presidente è l’armatore Doriano Camplone, e tra i componenti del direttivo c’è Giacomo Fanesi, insegnante di materie nautiche, che cercherà di affrontare le criticità del mondo della pesca.
A Pescara operano circa 50 pescherecci e sono tanti i problemi che vanno avanti da troppo tempo hanno evidenziato Olivieri e Camplone. Il sindaco Carlo Masci, intanto, ha annunciato che è in procinto di partire il secondo lotto dei lavori del nuovo porto.
Il presidente Olivieri ha detto che <La dedica al compianto Mimmo Grosso, ex presidente dell’Associazione armatori di Pescara, non è casuale. Fino al termine della sua vita si è speso per i diritti dei marittimi, con battaglie ferree e richieste precise alle istituzioni. Il porto e la pesca rischiano di morire e ciò non è più possibile né prorogabile, soprattutto per una città che vive attorno al proprio fiume e al proprio mare>.