I sindaci aderenti all’Azienda comprensoriale acquedottistica di Pescara hanno approvato il bilancio e l’introduzione obbligatoria del nuovo sistema tariffario, ma contemporaneamente è stato varato un ordine del giorno con cui si impegna la stessa Aca a introdurre sistemi di contenimento del rischio di eventuali aumenti delle bollette a carico delle utenze domestiche, da rinviare a una fase post Covid 19 per non gravare ulteriormente sulle famiglie.
Il documento di bilancio approvato oggi apre, di fatto, una nuova stagione di opere. Di seguito alcune dichiarazioni rilasciato dopo l’approvazione del bilancio dell’Aca.
“Tutte le eventuali maggiori entrate – affermano i primi cittadini – dovranno essere investite da Aca sui territori di riferimento per investimenti concreti tesi a riqualificare, innovare e potenziare il sistema idrico, eliminando la piaga delle dispersioni”.
I sindaci parlano, inoltre, di “un bilancio che testimonia l’avvio di una nuova fase di risanamento per l’Azienda acquedottistica, sia sotto il profilo della ripresa degli interventi di manutenzione della rete, sia sotto il profilo finanziario con il rispetto degli impegni rigorosi assunti nel concordato con il pagamento dei creditori”.
Per quanto riguarda le nuova tariffazione, con una deliberazione dell’Arera è stato imposto l’obbligo a livello nazionale, e dunque anche all’Aca, di introdurre una nuova e diversa articolazione delle tariffe dell’acqua – Testo Integrato dei Corrispettivi Servizi Idrici o TICSI -, che ha lo scopo di omogeneizzare e semplificare le bollette introducendo nuovi criteri finalizzati a ripartire la spesa sui consumi effettivi per limitare gli sprechi e salvaguardare l’ambiente e la stessa risorsa idrica.
I cambiamenti più importanti riguardano le utenze a uso domestico residenti in cui viene introdotto un criterio di calcolo del costo dei consumi legato al numero di persone che compongono il nucleo familiare come fattore fondamentale di calcolo di quanto dovuto. L’Ersi il 20 dicembre 2019 ha approvato una delibera che di fatto ha reso esecutiva l’applicazione del nuovo metodo tariffario per Aca che è dunque obbligata ad adeguarsi, con una revisione delle tariffe inerenti gli anni 2016, 2017, 2018 e 2019.
Questo comporterà una diversa collocazione della spesa a carico degli utenti, per cui potrà accadere che alcuni utenti si trovino a pagare meno, mentre altri saranno chiamati a versare una tariffa superiore e tale modifica determinerà anche l’applicazione di conguagli, stimabili in circa 4 milioni di euro annui.