“Pianeta carcere, problemi e prospettive” è stato il tema del convegno organizzato a Pescara dall’Associazione Nazionale Forense per dare risalto alla realtà del mondo carcerario
L’iniziativa ha avuto lo scopo di dare vita ad un dialogo-confronto tra le varie professionalità interessate allo specifico settore: magistrati dell’ufficio di sorveglianza, avvocati, direttori di istituti di pena, esperti dell’area trattamentale e garante dei detenuti per offrire un contributo propositivo nell’interesse della collettività ad una realtà di rilievo sociale e giuridico.
Il responsabile della sede ANF di Pescara Marcello Pacifico ha spiegato che l’esecuzione della pena in ambito intramurario non ha solo risvolti di carattere giudiziario e dunque per addetti ai lavori ma riguarda l’intera società.
Il presidente Pacifico ha ricordato che “Da oltre un decennio si è innestato un percorso finalizzato a ridurre il sovraffollamento negli istituti, si è attuata la prescrizione imposta dalla CEDU nella Sentenza Torreggiani di indennizzo ai detenuti sottoposto a trattamenti inumani e degradanti e si è messa in cantiere una legge di riforma dell’Ordinamento penitenziario. Ma nonostante le numerose sollecitazioni e denunce quotidiane, si attendono ancora riforme e misure strutturali risolutive, mentre le condizioni di vita dei detenuti e di tutti coloro che operano nel circuito penitenziario soffrono un inarrestabile processo degenerativo”.