Presentato questa mattina il report di fine mandato dell’assessore regionale alle politiche sociali Marinella Sclocco dal titolo ‘Dritti al punto’.
Presentato questa mattina dall’assessore regionale, Marinella Sclocco, alle politiche sociali il report di fine mandato dal titolo ‘Dritti al punto’. Nella presentazione sono state annunciate le attività svolte in questi cinque anni di lavoro alla Regione e i provvedimenti portati a termine, e riguardanti l’integrazione, Garanzia Giovani, il Microcredito, il Servizio Civile, la residenza universitaria di Pescara, l’istruzione professionale, la scuola per tutti, le pari opportunità, famiglia inclusione e sostegno e caregiver e welfare. L’assessore ha commentato:
“Sono stati cinque anni di intenso lavoro che oggi presentiamo e che abbiamo chiamato Dritti al Punto perché abbiamo fatto si che ci fosse una vera rivoluzione nell’ambito delle politiche sociali e anche dei servizi per i cittadini perché abbiamo riportato la Regione Abruzzo ai livelli delle regioni migliori in Italia. Questo ha portato sicuramente un cambiamento è uno scossone i cui risultati si vedranno fra qualche anno quando davvero i territori comprenderanno la potenzialità di questo Piano Sociale Regionale che abbiamo messo in piedi, e in questo senso il più grande cambiamento è stato quello di accorpare gli ambiti sociali con i distretti sanitari, in modo che la Sanità parlasse con le Politiche Sociali. L’altra cosa importante che abbiamo fatto è stato poi decidere, in ambito politico, di far si che il Fondo Sociale Europeo, che è il fondo più grande che noi di fatto abbiamo a disposizione, avesse come protagonisti i comuni e non gli enti privati, come si faceva una volta, ma che sono comunque importanti e che sono comunque coinvolti in partenariato, ma che comunque non sono i capofila di questi progetti. E così in questo modo abbiamo fatto si che attraverso il Piano Sociale venissero soddisfatti i livelli primari di esigenza sociale, ma grazie al Fondo Sociale Europeo, facendo si che si potesse parlare alle fragilità anche in termini di lavoro e occupazione. Quindi far si che le fragilità incontrassero il mondo del lavoro per essere non più politiche sociali, ma cittadini attivi”
E per concludere ha parlato di un nuovo progetto da realizzare a breve:
“Ho ancora delle frecce nell’arco perché per il Fondo Sociale Europeo non tutti i bandi sono stati messi in campo e spero che da qui a febbraio possano vedere la luce e uno di questi si chiama Agorà e servirà per dare una mano a quei ragazzi che in età scolare decidono di non andare più a scuola e questo bando quindi servirà a loro per partecipare ad una serie di laboratori di artigianato, agroalimentare e altro, per insegnar loro un mestiere e metterli così alla prova, per farli diventare imprenditori chiavi in mano”.