Pescara: Reati al minimo storico dal 2010, sono infatti cinque anni che nel capoluogo adriatico non si commettono così pochi reati, duemila in meno circa rispetto al 2014. Ad illustrare i dati il Questore Paolio Passamonti.
15.877 nel 2015, rispetto ai 17.465 commessi nell’anno precedente. In calo anche i furti, 10% in meno, e le rapine, complessivamente circa 8% in meno, anche se sono in leggero aumento quelle negli Uffici Postali e sulla pubblica via, ma qui spicca l’83% in meno di rapine in banca ed il quasi 30% in meno nei negozi. Caso a parte quello dei furti in abitazione, a Pescara città sono scesi del 50%, ma sono aumentati nell’entroterra +4,35%. Per quanto riguarda i reati più gravi un tentato omicidio in più rispetto al 2014, per il resto in calo gli omicidi, le lesioni dolose e le violenze sessuali:
“E’ dal 2010 che non si registrava un calo cosi significativo dei reati – sottolinea il Questore Paolo Passamonti – parte del merito va anche alla nostra presenza massiccia sul territorio con più pattuglie in giro che accrescono la percezione di sicurezza della popolazione.”
Nel consuntivo delle attività poste in essere da tutte le divisioni sono stati sottolineati i risultati conseguiti tutti molto positivi ed in particolare quelli della Scuola per il Controllo del Territorio, vero fiore all’occhiello in ambito nazionale, dove vengono effettuati corsi di aggiornamento rivolti a tutte le polizie italiane per quanto riguarda ad esempio i nuovi dispositivi in dotazione nelle vetture e persino corsi di formazione rivolti alla Polizia Egiziana. Resta il dato degli omicidi irrisolti, ma in questo caso Passamonti, saggiamente pungolato, precisa:
“La nostra attività investigativa ci ha portato a trarre delle conclusioni non supportate, evidentemente, da prove tali da indurre la Procura ad emettere provvedimenti, in particolare per gli omicidi di Nicola Bucco ed Italo Ceci dove abbiamo un’idea chiara di come siano andate le cose, ma evidentemente manca la prova regina.”