Il Nursind sollecita l’impiego di guardie armate nel reparto di Ortopedia dell’ospedale di Pescara per tutelare l’incolumità del personale dopo le aggressioni verificatesi recentemente.
Il segretario provinciale del sindacato delle professioni infermieristiche Antonio Argentini ha inviato una lettera ai vertici della Asl di Pescara per chiedere sia il potenziamento del personale medico e infermieristico, soprattutto durante il turno pomeridiano nel reparto di Ortopedia dell’ospedale civile, che la presenza di guardie armate per evitare il ripetersi di aggressioni.
Il Nursind pone all’attenzione della Asl il problema della presenza di un solo medico, nelle ore pomeridiane, che è insufficiente a coprire le esigenze dei due reparti di Ortopedia poichè spesso si allungano i tempi di attesa per i pazienti e i familiari e questo provoca discussioni animate con gli infermieri che in alcuni casi sfociano in vere e proprie aggressioni verbali e fisiche. Un altro problema è rappresentato dalla presenza di parenti che restano in corsia ben oltre l’orario di visita, rendendo difficili visite e somministrazioni delle terapie. Anche in questi casi si sono registrati episodi spiacevoli ai danni degli infermieri che tentavano di far uscire dal reparto chi non aveva il diritto di restare oltre l’orario consentito per le visite. A rendere più complessa la situazione c’è, inoltre, il problema del sovraffollamento cronico tanto che si è arrivati al ricovero di 58 pazienti a fronte di una capacità di 40 posti letto.
La direzione sanitaria boccia categoricamente l’ipotesi dell’impiego di guardie armate e fa sapere che la situazione è sotto controllo e che non c’è una grave carenza di personale. Le figure mancanti saranno integrate attraverso i concorsi in corso e si sta procedendo, pertanto, ad aumentare il personale, come è già avvenuto negli ospedali di Popoli e di Penne.