In occasione del 45° anniversario della morte di Emilio Alessandrini, in piazza Unione a Pescara, questa mattina, si è svolta una cerimonia per ricordare il magistrato ucciso dai terroristi a Milano
Erano gli anni di piombo, anni bui per la Repubblica italiana, e verso le 8.30 del 29 gennaio del 1979, Emilio Alessandrini, come ogni mattina aveva lasciato il figlio Marco alla scuola elementare di via Colletta, ma quella mattina, all’incrocio tra viale Umbria e via Muratori, mentre era fermo al semaforo è stato raggiunto e colpito da un commando di Prima Linea. Alessandrini aveva solo 36 anni. E’ stato il primo magistrato ucciso a Milano.
Le indagini sul terrorismo e le sue grandi doti e capacità professionali e umane sono state ricordate anche oggi a Pescara dalle massime autorità presenti alla cerimonia. Tra loro il vice prefetto Guido Rosa, il presidente del Tribunale Angelo Maria Bozza, il questore Luigi Liguori, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, il sindaco Carlo Masci, il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli, consiglieri regionali e comunali e regionali e rappresentanti delle forze dell’ordine. Presenti anche la nipote del giudice Amanda Alessandrini e Mariela Di Nicolantonio, moglie di Marco Alessandrini e figlio del magistrato che era a Milano per partecipare ad un’altra commemorazione. Alla cerimonia hanno partecipato anche tutte le principali associazioni di ex combattenti. Dopo una breve introduzione, la benedizione da parte del parroco della cattedrale di San Cetteo don Francesco Santuccione alla corona depositata ai piedi del monumento in ricordo di tutte le vittime del terrorismo e della mafia.