Sansificio a Pescara, dopo lo sforamento del Cot (il carbonio organico totale) si attendono le nuove analisi dell’Arta sui fumi dell’azienda.
Il vice sindaco Del Vecchio torna sulla questione del sansificio a Pescara, in una vicenda complessa e delicata e scrive a tutte le parti interessate, in particolare la Provincia, che, spiega Del Vecchio è l’organo competente. Proprio la Provincia aveva revocato l’autorizzazione all’impianto di strada Torretta per la messa in sicurezza della piazzola, già preesistente, secondo l’Arta, per poter effettuare i rilievi e le analisi sui fumi del sansificio in base alle nuove normative. Il 30 dicembre il provvedimento è stato notificato dalla Provincia ai titolari, il giorno successivo annullato dopo l’adeguamento della piazzola. La vicenda è nota soprattutto al naso dei cittadini per il cattivo odore che si era diffuso nell’aria nei primi giorni di dicembre. L’Arta ha chiarito di aver effettuato le analisi anche nei giorni precedenti la segnalazione della puzza. Oggi, il vice sindaco Del Vecchio, proprio in base a dati Arta, mette in evidenza come il Cot, il carbonio totale organico, sia venti volte superiore ai limiti, ma precisa poi di aver avuto notizie rassicuranti proprio dall’Arta: il Cot proveniente da materia naturale, come la sansa, non sarebbe pericoloso ma bisognerà attendere nuove analisi per capirne di più. A supervisionare dovrà essere la Provincia. Per circa tre anni la ditta non ha lavorato, dopo il passaggio dai vecchi proprietari, il gruppo Scibilia, ai nuovi, i fratelli Schiavone, ma dall’Arta ribadiscono che il monitoraggio è stato costante. Il Forum abruzzese per i movimenti dell’acqua e l’associazione Pescara punto zero hanno presentato comunque un esposto in Procura. Mentre per i titolari dello stabilimento, l’odore avvertito dai cittadini non è da attribuire al sansificio “perché i nostri fumi arrivano al massimo in via Raiale – dicono – poi si dissolvono.” Insomma una vicenda complessa che, comunque, assicurano gli Enti competenti, è tenuta sotto controllo anche nel rispetto delle nuove normative ambientali, soprattutto per tutelare la salute dei cittadini.
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