I Carabinieri del NAS di Pescara hanno denunciato il titolare di un supermercato dove i prodotti alimentari avevano confezioni contraffatte ed erano in cattivo stato di conservazione. Sequestrati anche alcuni locali del discount del valore di 1 milione di euro.
Nel corso del controllo i militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, coordinati dal comandante Domenico Candelli, hanno scoperto, in un discount che si trova in Provincia di Pescara:
- 3 quintali circa di carni (bovine, suine, ovine, cunicole) e prodotti a base di carne (salsicce), le cui confezioni riportavano un’origine diversa rispetto a quella reale;
- 3 kg. circa di formaggio grattugiato in 7 confezioni rietichettate con l’indicazione di “formaggio grattugiato tipo padano e tipo reggiano”, aggettivazioni queste che non possono essere utilizzate al di fuori delle zone di origine di detti formaggi, al fine di garantirne la qualità e la tracciabilità;
- 5 kg. circa di parmigiano reggiano di seconda scelta, porzionato in 16 confezioni riportanti etichette che lo indicavano essere di prima scelta;
- 15 kg circa di salumi (prosciutto crudo, prosciutto cotto, salame ungherese, ecc.), e 35 kg. circa di prodotti lattiero caseari (bocconcini, mozzarella, treccia fior di latte, ecc.), in cattivo stato di conservazione, poiché detenuti all’interno di un frigorifero riportante la temperatura di +10,6°c, misurata anche al cuore del prodotto, anziché quella di + 4°c, come prescritto sulle confezioni di detti prodotti.
Il responsabile del supermercato è stato denunciato all’Autorità Sanitaria e Amministrativa per aver mantenuto il locale deposito dell’esercizio in condizioni igienico sanitarie, strutturali e documentali non adeguati, aver omesso di aggiornare il manuale di autocontrollo aziendale di cui al sistema h.a.c.c.p. e di aver attivato il laboratorio di macelleria in assenza della prescritta comunicazione all’autorità competente ai fini della registrazione.
Il Dirigente del Servizio Veterinario Igiene Alimenti di Origine Animale, della A.S.L. di Pescara, intervenuto sul posto, ha disposto la sospensione immediata delle attività di deposito e laboratorio del supermercato, la distruzione dei sottoprodotti di origine animale rinvenuti, e il vincolo sanitario per gli alimenti la cui etichettatura era difforme.
Il valore dei locali inibiti, compreso impianti, attrezzature ed arredi, ammonta a un milione di euro, mentre quello degli alimenti a circa 10.000,00 euro.