Scatta la denuncia dei Carabinieri forestali per tre giovani turisti romani che sono stati sorpresi “a caccia” di immagini a Pescasseroli, all’interno del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
I tre ragazzi,due uomini e una donna sono stati sorpresi,nel pomeriggio di ferragosto, dai Carabinieri forestali della Stazione Parco di Pescasseroli, coordinati dal colonnello Clara D’Angelo. I militari sono impegnati anche nel contrasto di una pratica, ormai sempre più diffusa, che è quella di ottenere a tutti i costi immagini e video a distanza ravvicinata degli orsi che vivono nell’area protetta per pubblicarle sui social network oppure venderle a riviste specializzate.
I militari, su segnalazione del personale del Servizio Scientifico del Parco che svolge costante attività di monitoraggio faunistico, hanno intercettato l’auto dei fotografi mentre scendeva dalla strada della Cicerana, sulle montagne sopra Pescasseroli. Tutti e tre sono stati condotti in caserma per l’identificazione e quindi scatta la denuncia per violazione della legge quadro sui Parchi nazionali e le Aree protette che prevede l’autorizzazione dell’Ente parco per lo svolgimento di tali attività.
I responsabili del Pnalm ricordano che sono pochissimi gli esemplari di orso rimasti, di cui solo 11 femmine in età fertile, che vengono costantemente presi d’assalto di fotografi, sia dilettanti che professionisti, e vengono disturbati in momenti cruciali del loro ciclo biologico, come l’accoppiamento, la cura dei cuccioli e l’alimentazione pre-letargo, con gravi conseguenze per la conservazione della specie”.