Piano vaccinale anti-Covid Abruzzo: vertice in Regione

L’operazione vaccini da oggi è entrata nella seconda fase con una riunione in Regione per definire il calendario di questo nuovo step della battaglia contro il Covid-19.Un incontro importante in vista dell’arrivo delle prime dosi di AstraZeneca. Domani conferenza Stato-Regioni.

In  vista del confronto delle Regioni italiane con i ministri della Salute e per gli Affari regionali e Autonomie Roberto Speranza e Francesco Boccia nel tardo pomeriggio di oggi nel corso del vertice svoltosi nel Dipartimento Salute della Regione Abruzzo , guidato da Claudio D’Amario, a cui hanno partecipato l’assessore Nicoletta Verì e il coordinatore regionale del piano vaccini Maurizio Brucchi, si è parlato della campagna vaccinale e dell’arrivo delle dosi AstraZeneca rivolte alle persone al di sotto dei 55 anni e destinate in questo caso a forze di polizia, insegnanti e agenti penitenziari.

Intanto in merito alle quattro fasi del piano vaccinale sull’agenzia Ansa si legge che “Fra personale sanitario e delle Rsa, ospiti di queste strutture e anziani over 80 (la cui vaccinazione sta partendo in molte regioni italiane), ammonta a 6 milioni e 483.000 il numero delle persone che dovranno essere raggiunte nella prima fase prevista dal piano vaccinale, nel quale, per queste categorie, si utilizzeranno solo i vaccini Pfizer e Moderna, cosi’ come da indicazione Ema e Aifa. Le cifre sono indicate nel prospetto a disposizione delle Regioni sulle 4 fasi della campagna vaccinale, in costante aggiornamento, anche in queste ore, in vista della prossima riunione Stato-Regioni, prevista per domani.

La seconda fase dovrebbe raggiungere 19.862.582 persone e riguardera’ le persone estremamente vulnerabili, gli anziani tra i 70 e i 79 anni, gli anziani fra 60 e 69 anni che non presentano rischi specifici e le persone fra i 55 e i 59 anni (sempre senza rischi specifici), anche a queste categorie saranno dati i vaccini Pfizer e Moderna.

La terza fase, raggiungera’ 3.894.847 persone: il personale docente e non docente, forze armate e di polizia, i penitenziari, i luoghi di comunita’ e gli altri servizi essenziali. Per queste categorie sara’ usato il vaccino di AstraZeneca.

La quarta fase, infine, raggiungera’ 20 milioni e 533.289 e riguardera’ tutto il resto della popolazione over 16 utilizzando il vaccino a seconda della disponibita’. Il cambiamento (in aumento ma anche in diminuzione) delle dosi previste, cosi’ come l’arrivo di nuovi vaccini (il prossimo potrebbe essere quello della Johnson & Johnson, probabilmente a inizio marzo) cambiera’ le tabelle e lo schema operativo, lasciando pero’ invariato il criterio delle priorita’ sanitarie, cioe’ l’obiettivo di raggiungere il prima possibile i piu’ fragili e i piu’ esposti”.

IL COLLEGAMENTO IN DIRETTA CON IL TG8 DELLE ORE 19.30: