Gli orari della movida in piazza Muzii a Pescara saranno ridotti. Il sindaco Alessandrini annuncia una nuova ordinanza.
Il Comune di Pescara annuncia una nuova ordinanza che ridurrà gli orari della movida in piazza Muzii, al centro di proteste e polemiche da parte dei residenti che sono tornati anche oggi a chiedere il rispetto delle regole e legalità nella zona che si trova nel centro della città.
Il sindaco Marco Alessandrini spiega che la nuova ordinanza ” restringerà ulteriormente gli orari di apertura dei locali e ribadirà le regole da rispettare su Piazza Muzii e vie limitrofe. Parliamo di una zona sensibile della città, dove abbiamo da subito posto la massima attenzione proprio perché nei fine settimana è meta di diverse migliaia di persone.Noi facciamo la nostra parte, sia perché questa parte di città cresca pur in tempo di crisi e di elevata mortalità aziendale, sia perché diventi un polo di attrazione, ma sostenibile, per la città, chi vi risiede e chi la frequenta.Per questo abbiamo subito favorito il dialogo fra residenti ed esercenti con numerosi incontri; abbiamo imposto regole con diverse ordinanze, perché fossero salvaguardati i diritti di tutti, tutelando sicurezza, ordine e vivibilità; abbiamo elevato i controlli passando dal pattugliamento del fine settimana della sola Municipale ad un presidio interforze operativo fino alle 4 di mattina da circa un mese dal venerdì al sabato e nei festivi, a cui nei giorni scorsi si è aggiunto il supporto di una vigilanza privata, frutto della collaborazione della maggior parte degli esercenti.Un controllo, grazie a cui sabato notte è stato possibile intervenire ed evitare che il gesto di un irresponsabile potesse avere ripercussioni sugli altri frequentatori della zona, assicurandolo alle forze dell’ordine. Tutto si può migliorare, ma lavorando insieme, cosa a cui non ci siamo mai sottratti, noi lo stiamo facendo sensibilizzando tutti, perché la zona possa smettere di essere un luogo vulnerabile e diventi un forte valore aggiunto per la città e anche per quanti vi risiedono, com’è già possibile in città vicine e più problematiche della nostra”.