Tentano la truffa ai danni di un’anziana con la scusa della figlia che ha avuto un incidente stradale e ha bisogno di soldi, ma la donna capisce che si tratta di un raggiro e chiama subito i Carabinieri, evitando di cadere nel tranello.
Protagonista dell’episodio, avvenuto a Picciano (Pescara), una 85enne del posto. La donna è stata contattata telefonicamente da un sedicente avvocato il quale le ha detto che la figlia era rimasta coinvolta in un incidente stradale e aveva bisogno di 2.700 euro. Poco dopo è arrivata un’altra telefonata, da parte di un uomo che si spacciava per un maresciallo dei carabinieri, secondo cui la figlia dell’anziana rischiava di finire in carcere senza l’immediato pagamento della somma. L’anziana, però, non convinta da quanto stava accadendo, ha detto al sedicente maresciallo che avrebbe subito contattato il 112 per capire meglio cosa fosse successo. Da quel momento i due truffatori non hanno più provato a contattarla. Dopo la segnalazione al 112, la donna ha raggiunto la caserma dei Carabinieri per formalizzare la denuncia. Sull’episodio indagano i militari dell’Arma della Stazione di Collecorvino (Pescara) e della Compagnia di Montesilvano. Solo due giorni fa, a Teramo, un 37enne napoletano è stato condannato a quattro anni e 600 euro di multa per una truffa ai danni di un anziano. Il 37enne, dopo aver chiamato la vittima al telefono ed essersi spacciato per maresciallo dei carabinieri, gli aveva detto che la figlia era in stato di fermo in caserma in quanto durante un controllo la sua auto era risultata sprovvista di copertura assicurativa, chiedendo quattromila euro per risolvere le cose. In quel caso l’anziano aveva consegnato i soldi al truffatore.