In molti ricordano con commozione Diego D’Angelo, l’alpinista e guida alpina di Pietracamela scomparso ieri a Teramo.
Il mondo dell’alpinismo abruzzese è in lutto per la scomparsa di Diego D’Angelo, morto ieri a Teramo a 64 anni. Lascia la moglie Lia e i figli Daniel e David. I funerali questa mattina alle ore 11 a Pietracamela. A ricordare con commozione l’alpinista e guida alpina di Pietracamela Claudio Intini, alpinista e presidente dell’associazione “ Aquilotti del Gran Sasso”.
Queste le sue parole: “Che il tuo spirito di Aquilotto mio caro amico Diego possa continuare a volare in alto e possa il tuo grido riecheggiare per sempre sulle nude rocce e sui perenni ghiacciai. La montagna è riconoscente a chi l’ha amata e servita per tanto tempo.Un uomo semplice, ma tenace, attento alle problematiche della montagna, metteva sempre a disposizione dei più bisognosi la sua esperienza e il suo talento”.
Una vita dedicata con passione alla montagna quella di Diego D’Angelo, stimato da tutto l’ambiente alpinistico che oggi è in lutto. Diego era nipote di Lino D’Angelo, noto scalatore pretarolo icona dell’alpinismo abruzzese e italiano scomparso lo scorso anno a 95 anni. Non ha avuto la fortuna di raggiungere lo stesso traguardo di longevità il nipote Diego, che ,dopo essersi distinto come sciatore vincendo tante gare, aveva seguito le orme dello zio ed era entrato a far parte del mondo alpinistico tracciando, insieme ai suoi “Aquilotti”, nuovi itinerari di arrampicata sul Gran Sasso e partecipando a scalate anche sulle Dolomiti. Sul ” Gigante che dorme” ha aperto tre vie: la Aquilotti 72 sulla parete sud-ovest del Corno Piccolo (1972), la via del “Cinquantenario” degli Aquilotti, tracciata sulla parete est del Corno Piccolo (1975) e la via Aquilotti 85, sulla terza spalla del Corno Piccolo (1985). Volontario del Soccorso alpino oggi rivestiva la carica di vicepresidente degli “Aquilotti”.