Allo stabilimento Pilkington di San Salvo la proprietà esclude licenziamenti. Confermati 185 esuberi e rinnovati i contratti di solidarietà fino al 2017.
Il futuro di 185 unità in esubero allo stabilimento Pilkington di San Salvo. Quale sarà il loro destino? L’azienda ha assicurato ai sindacati che nessun lavoratore sarà mandato a casa. Nonostante la crisi vengono rinnovati i contratti di solidarietà fino al 31 agosto del 2017.
Emilio Di Cola, segretario della Cgil ricorda che “ a creare problemi è il reparto dei vetri temperati. Gli addetti del reparto saranno spalmati su altri settori. Il ricorso alla solidarietà per i turnisti significa stipendio ridotto del 40% ma, come più volte sottolineato, è il male minore. Il criterio della solidarietà sarà valutato con flessibilità. Le fermate avverranno a rotazione e secondo le necessità. Il nuovo anno di solidarietà è cominciato e terminerà il 31 agosto 2017. Di recente il Governo nazionale ha apportato modifiche all’applicazione degli ammortizzatori sociali. Questo comporterà per alcuni la riduzione del 30% dello stipendio, ma per altri sarà maggiore. La solidarietà aiuterà ,comunque, l’azienda a rispondere in modo meno traumatico agli affanni del mercato. La produzione che dà meno problemi è quella dei cosiddetti laterali. Fortunatamente non hanno lo stesso problema i due stabilimenti satelliti di Primo e Bravo. Il loro ritorno in fabbrica è sereno e per loro non è prevista la solidarietà che resta il migliore salvagente per salvare l’occupazione in attesa di tempi migliori. La solidarietà dovrebbe interessare subito circa 350 lavoratori. Per tutti è prevista una riduzione del salario, con i nuovi parametri per alcuni i sacrifici saranno maggiori ma quello che conta è che lavoreranno tutti “.