L’ultima parola spetta al “Capitano”, Matteo Salvini oggi in Abruzzo per discutere anche della vicenda Fioretti che potrebbe essere invitato a dimettersi dalla Giunta Regionale.
Il caso scoppiato nei giorni scorsi, portato alla luce dai consiglieri regionali del Pd, ma di cui era già a conoscenza il coordinatore regionale della Lega Giuseppe Bellachioma, tanto da avere un immediato confronto con il Presidente Marsilio. A far scatenare le ire di Bellachioma l’intesa tra Marsilio e l’assessore regionale della Lega Fioretti per la nomina tra i componenti della conferenza Stato-Regioni della sua compagna Caterina Longo. Un’intesa all’insaputa del coordinatore regionale il quale, per questa ragione, ha chiesto senza mezzi termini la testa di Fioretti. Ieri al Tg8 il presidente Marsilio ha spiegato:
“Non entro nelle vicende interne di un partito, sono in attesa che la Lega chiarisca la questione e prenda le sue decisioni, con Bellachioma ho già chiarito”
In serata, poi, le ulteriori precisazioni di Bellachioma:
“Il segretario del partito non ne sapeva nulla, ha fatto un’azione a difesa della dignità di partito, la nomina non è stata certo gradita, sono io il primo a non fare mai queste cose che coinvolgono l’aspetto personale. Ora serve una verifica con l’assessore, poi il partito prenderà una decisione”.
Sembrano, a questo punto, certe le dimissioni della consorte dell’assessore tecnico, sette mesi fa fortemente voluto dallo stesso segretario leghista. Questi e altri temi legati all’attività della Lega, non ultimo il sofferto sì, come sesta regione, al quesito referendario maggioritario del Consiglio regionale abruzzese di giovedì a mezzanotte, saranno al centro della riunione che Matteo Salvini terrà nel corso della sua visita domani in Abruzzo.
“L’assessore deve fare le sue valutazioni – spiega ancora Bellachioma, allargando il discorso delle responsabilità anche al governatore, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia – il presidente ne era consapevole; lui dice di no, io dico di sì”.
Intanto, fonti dalla Regione parlano di lettera di dimissioni da parte di Fioretti, già pronta sul tavolo e addirittura di un avvicendamento già stabilito con il capogruppo della Lega Pietro Quaresimale. L’ultima parola spetta, ora, a Matteo Salvini.