Sulla questione dei finanziamenti dei porti di Pescara e Ortona, su cui il senatore Luciano D’Alfonso ha tenuto una conferenza stampa, si registra la replica della Regione.
Dopo la conferenza stampa indetta questa mattina dal senatore Luciano D’Alfonso sui fondi destinati ai due porti abruzzesi (QUI), pubblichiamo il Comunicato congiunto del Presidente del Consiglio regionale Sospiri, del Sottosegretario D’Annuntiis e dei consiglieri Testa e D’Incecco.
“L’apertura della gara d’appalto per affidare l’intervento di deviazione del porto canale di Pescara ha messo in serio e comprensibile imbarazzo il senatore D’Alfonso che oggi si trova di fronte a un governo regionale che sta facendo tutto ciò che egli stesso, da Governatore, in 5 anni, non è riuscito a fare. E la sua conferenza stampa si può riassumere in pochi punti: in cinque anni alla Regione il senatore D’Alfonso non è stato capace di spendere le risorse che aveva; in cinque anni ha speso risorse regionali per finanziare interventi su due porti nazionali, su cui avrebbe dovuto investire lo Stato; la nuova giunta ha dovuto recuperare il tempo perso dal Governo D’Alfonso, dopo che il rappresentante nominato in seno all’Autorità Portuale dallo stesso senatore, un suo fedelissimo, non aveva neanche fatto inserire Pescara e Ortona tra i porti su cui investire risorse. Gli abruzzesi lo sapevano già e non c’era bisogno della pubblica confessione del senatore D’Alfonso”.
“Il Senatore D’Alfonso sui porti di Pescara e Ortona non la dice tutta – hanno sottolineato ancora il Presidente Sospiri, il Sottosegretario D’Annuntiis e i consiglieri Testa e D’Incecco – anzi, nella sua orazione quotidiana, nella foga di screditare la Regione, omette alcune cose: innanzitutto è vero che ci sono finanziamenti avviati ma questi si riferiscono alla programmazione FSC 2014/2020, che lui ama chiamare Masterplan come se fossero fondi straordinari, ed è vero che quella stessa programmazione è stata tenuta bloccata nelle procedure dalla sua giunta. È vero che la giunta Marsilio ha già recuperato parte del tempo perso mettendo a gara il primo lotto dei lavori per il Porto di Pescara, non avendo necessità di essere sottoposto a procedura di VIA-Valutazione di Impatto Ambientale, e sta procedendo alla redazione dello studio di VIA statale, di competenza del Ministero dell’Ambiente, per poi partire con i restanti lotti. Dunque i lavori, stia sereno il senatore D’Alfonso, si faranno e le risorse ci saranno. È anche vero che la giunta D’Alfonso ha finanziato con le risorse destinate alla nostra regione due porti nazionali che invece dovevano essere finanziati direttamente dal Ministero dei Trasporti, penalizzando i porti regionali e le altre realtà della regione. È falso che la Regione Abruzzo non partecipi alla Conferenza delle Regioni, anzi, proprio grazie alla nostra costante e attenta presenza siamo riusciti in extremis a formulare la richiesta di finanziamento, in quanto prioritaria, per ulteriori 21 milioni di euro per il porto di Pescara e 6 milioni di euro per quello di Ortona. Istanza che è stata accolta e ora dovrà essere corroborata e perfezionata documentalmente.
A tal proposito – hanno proseguito – giova ricordare come questi ultimi finanziamenti si riferiscano a varie leggi statali risalenti addirittura al 2017 e che, in ossequio a tali leggi, i soggetti deputati alla predisposizione delle proposte al Ministero dei Trasporti erano unicamente le Autorità di Sistema Portuali; deve pertanto dedursi che se l’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico Centrale non abbia mai previsto le predette 2 opere è solo perchè il rappresentante della Regione Abruzzo in seno a tale Autorità, che ha proprio il ruolo di portare a conoscenza e difendere i fabbisogni del sistema portuale abruzzese e che risulta essere stato fino a pochi mesi fa un fedelissimo del senatore D’Alfonso, si è probabilmente distratto durante questi anni. In ultimo invitiamo il senatore D’Alfonso a fare meno polemiche strumentali e a svolgere il ruolo a lui assegnato dai cittadini abruzzesi. Saremo felici di poterlo ringraziare qualora contribuisca, anche in minima parte, a far finanziare le opere che questa regione ha definito strategiche”.