Il Comune di Pescara, per contrastare il fenomeno della povertà, avvia progetti personalizzati. Oltre 400 famiglie hanno beneficiato del Sia.
Sono circa 430 le famiglie in condizione di povertà a Pescara che potranno beneficiare del Sia, il sostegno per l’inclusione attiva previsto a livello nazionale per i nuclei familiari in cui siano presenti minori, disabili o donne in stato di gravidanza. L’assessore comunale alle Politiche Sociali Antonella Allegrino spiega che lo attestano le previsioni contenute nel redigendo Piano Sociale, il documento che predisporrà interventi, servizi sociali e socio-sanitari per i prossimi tre anni.
L’ assessore Allegrino spiega che sono stati predisposti “Progetti personalizzati per avviare processi di reinserimento sociale e nel mondo del lavoro. Dal mese di settembre ad oggi, circa 200 nuclei familiari hanno potuto usufruire del Sia. Oltre a ricevere il contributo erogato dall’Inps, che va da un minimo di 80 a un massimo di 400 euro al mese, le famiglie vengono sostenute dai servizi sociali, che agiscono in rete con i servizi per l’impiego, quelli sanitari, le scuole, soggetti privati ed enti non profit. Il nucleo familiare viene aiutato a superare la condizione di povertà attraverso percorsi personalizzati, che prevedono la ricerca di un lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la tutela della salute dove ci siano, ad esempio, dipendenze. Per potenziare questo servizio, arriveranno a rafforzare il nostro organico, con contratto a tempo determinato, tre nuovi assistenti sociali che avranno il compito di elaborare e personalizzare i percorsi con un approccio che mira a non produrre assistenzialismo ma ad avviare un processo di reinserimento delle persone disagiate nella collettività e nel mondo del lavoro. Con il Decreto Interministeriale del marzo scorzo, inoltre, il punteggio minimo per accedere al Sia è stato abbassato. Prima, era necessario raggiungere 45 punti, oggi ne bastano 25: questa modifica consente di aumentare la platea dei beneficiari che, come previsto dai dati contenuti nel nuovo Piano Sociale, potranno arrivare a oltre 400. I fondi a disposizione, per il triennio 2017-19, sono di 490mila euro, di cui una parte, circa 180mila, è destinata ai progetti di inclusione sociale e lavorativa”.
Oggi l’Allegrino sta facendo di tutto per aiutare le 400 famiglie in povertà totale! Perchè le organizzazioni umanitarie, come la caritas di don Pagniello, che si danno da fare per offrire ai clandestini, che per abitudine ormai arrivano da noi neri alloggio vitto persino corsi di lingua italiana non si fanno portavoce alla stessa maniera del dramma di questi poveri italiani(in italia in queste condizioni ce ne sono ben 6 milioni!)anzicchè far vedere quella falsa solidarietà, come sono soliti mostrare i politici e la chiesa? Bisogna pensare agli italiani senza che un’Allegrino per fame di consensi politici all’interno della macchina amministrativa del comune di Pescara, faccia questa parte che non le compete? La solidarietà viene dal cuore e non prevede un tornaconto successivo di qualsiasi genere!