Prati di Tivo: chiusura impianti, operatori disperati

Grande preoccupazione degli operatori turistici dei Prati di Tivo per il rischio concreto di una probabile non riapertura degli impianti di risalita per l’oramai imminente stagione invernale.

Una situazione che porterebbe ad aggravare ancora di più la già difficile condizione economica della montagna teramana. Dunque un grido d’allarme disperato quello che giunge degli operatori turistici che a metà novembre ancora non sanno se gli impianti sciistici riapriranno per la stagione invernale. Il bando per l’affidamento delle strutture ricordiamo è andato deserto e servono costosi interventi di manutenzione straordinaria su due seggiovie e ordinaria sulla cabinovia. Una condizione di incertezza purtroppo non nuova per gli addetti del settore visto che anche nelle passate tre stagioni ci sono stati problemi con la riapertura risolti poi con la gestione diretta da parte della Gran Sasso Teramano, la società ora in liquidazione proprietaria degli impianti.

Erminio Di Lodovico, Amministratore Siget: “Siamo completamente bloccati e la possibilità che rimaniamo così è più alta degli altri anni, perché le spese per le manutenzioni sono alte ed è difficile trovare una gestione. Il piazzale è vuoto, c’è solo un silenzio che non fa presagire nulla di buono. Provincia, Regione e liquidatori della Gran Sasso si stanno impegnando, ma il tempo stringe e non possiamo più aspettare. Un malumore generale con la prospettiva di una possibile perdita fino al 90% dei turisti. Senza la possibilità di sciare verrà pochissima gente e sarà dura sopravvivere”

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