Prati di Tivo: Finori vince in tribunale, la montagna attrae turisti

Il gestore degli impianti di risalita di Prati di Tivo e Prato Selva vince ancora in tribunale. La montagna intanto richiama numerosi turisti

Continua la querelle giudiziaria per gli impianti di risalita dei Prati di Tivo tra la Gran Sasso Teramano, società pubblico-privata in liquidazione, proprietaria degli impianti, e Marco Finori, l’imprenditore marchigiano al quale il tribunale, a marzo, ha affidato – come custode giudiziario – la gestione degli impianti di risalita di Prati di Tivo e Prato Selva, dopo averli sequestrati.

L’ultimo capitolo dello scontro giudiziario ha visto la Gst depositare in tribunale una nuova istanza nella quale contestava una serie di inadempimenti del gestore-custode, chiedendo al giudice competente di valutare eventuali provvedimenti nei suoi confronti. Il magistrato ha rigettato l’istanza dando nuovamente ragione a Finori.

Il presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo auspica la chiusura a stretto giro dell’iter burocratico in modo da procedere, una volta per tutte, alla vendita degli impianti. Nonostante la delicata vicenda legale, la montagna teramana, questa estate, ha registrato un buon flusso turistico.