Tra le 23 province in cui è previsto il taglio, due sono abruzzesi. Scompare la prefettura di Teramo, accorpata con L’Aquila. Reazioni indignate.
Lo prevede un decreto del presidente della Repubblica che contiene il Regolamento di riorganizzazione del ministero dell’Interno. Il provvedimento è stato inviato dal Governo ai sindacati che protestano ed annunciano mobilitazioni. Studi sulla spending review stimano in un milione di euro il risparmio per ogni prefettura soppressa. I tagli riguarderanno anche le questure ed i comandi dei vigili del fuoco delle sedi interessate.
Le prefetture che chiudono:
Queste le sedi che scompariranno: Teramo (accorpata a L’Aquila), Chieti (accorpata a Pescara), Vibo Valentia (accorpata a Catanzaro), Benevento (Avellino), Piacenza (Parma), Pordenone (Udine), Rieti (Viterbo), Savona (Imperia), Sondrio (Bergamo), Lecco (Como), Cremona (Mantova), Lodi (Pavia), Fermo (Ascoli Piceno), Isernia (Campobasso), Asti (Alessandria), Verbano-Cusio-Ossola (Novara), Biella (Vercelli), Oristano (nuoro), Enna (Caltanissetta), Massa-Carrara (Lucca), Prato (Pistoia), Rovigo (Padova), Belluno (Treviso).
Il decreto mantiene i cinque Dipartimenti in cui è organizzato il ministero: Affari interni e territoriali; Pubblica sicurezza; Libertà civili ed immigrazione; Vigili del fuoco, soccorso pubblico e difesa civile; Amministrazione generale, politiche del personale.
Le reazioni
Contro il decreto insorge il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi che annuncia manifestazioni clamorose di protesta.
Le sue dichiarazioni al Tg8 questa mattina
height=315