Premi Flaiano Poesia 2024: ecco i finalisti, premio speciale a Silvia Bre

Svelate le terne finaliste dell’edizione 2024 dei Premi Flaiano per la Poesia. Premio Speciale alla poetessa e traduttrice bergamasca Silvia Bre

Tra i 98 libri arrivati in concorso alla seconda edizione dei Premi Flaiano Poesia, la Giuria tecnica, presieduta da Roberto Mussapi e composta da Luigi Colagreco, Anna Dolfi, Gianfranco Lauretano, Giancarlo Pontiggia, Loretto Rafanelli e Davide Rondoni, ha selezionato i sei autori che comporranno le due terne finaliste.

I finalisti della Sezione Poesia sono:

Massimo Morasso, Frammenti di nobili cose (Passigli Editori, 2023)
Tiziano Broggiato, Sorvoli (Luigi Pellegrini Editore, 2023)
Daniele Gorret, Reliquie (Giulio Einaudi editore, 2023)

I finalisti della Sezione Poesia under 30 sono invece i seguenti:

Sofia Fiorini, La Perla di Minerva (La Noce d’Oro, 2023)
Eleonora Nitti Capone, Per fede essi chiusero le fauci dei leoni (Italic peQuod, 2023)
Gabriele Guzzi, Un volto da un vuoto (Italic peQuod, 2023)

I Premi Flaiano Poesia sono promossi e organizzati dai Premi Internazionali Flaiano e dal Centro di Poesia e Altri Linguaggi, in partnership con la Fondazione Pescarabruzzo, gli sponsor principali sono Toto Holding e BPER.

Il segretario di Giuria tecnica Luigi Colagreco sottolinea: «In questa seconda edizione dei Premi Flaiano Poesia abbiamo preso in esame 98 volumi pubblicati da 49 case editrici.La nostra giuria tecnica, presieduta dal poeta Roberto Mussapi, può contare da quest’anno sulla presenza di due nuovi membri, Gianfranco Lauretano e Giancarlo Pontiggia, poeti autorevoli ed esperti conoscitori della scrittura poetica contemporanea. Il Premio si avvale anche del contributo di due giurie popolari, ciascuna composta da cinquanta membri, e da quest’anno anche della presenza degli studenti, resa possibile dalla collaborazione con il DiLASS dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e con Mario Cimini, Professore Ordinario di Letteratura italiana presso l’ateneo teatino».

I due vincitori di ogni Sezione, che si aggiudicheranno il Pegaso d’oro, saranno decisi durante la cerimonia finale di sabato 22 giugno — ore 20.30 all’Aurum – La fabbrica delle idee — dai voti di due Giurie di lettori composte rispettivamente da 50 membri, per un totale di 100 lettori.

La Giuria popolare che si occuperà di votare la Sezione Poesia è composta da professionisti selezionati a vario livello all’interno della società abruzzese, mentre la Giuria popolare che si occuperà della Sezione Poesia under 30 è composta da studenti e studentesse della facoltà di Lettere dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, con la quale i Premi Flaiano hanno da quest’anno avviato una collaborazione.

Al vincitore della ‘Sezione Poesia’ verrà corrisposto un premio in denaro di 2mila euro; 800 euro verranno dati al secondo e al terzo classificato. Il solo vincitore della ‘Sezione Poesia under 30’ riceverà un premio di 800 euro.

Il comitato direttivo del Premio ha inoltre deciso di attribuire un Premio Flaiano Speciale di poesia, che verrà dato quest’anno alla poetessa e traduttrice bergamasca Silvia Bre (nella foto in alto).

Nata a Bergamo nel 1953, Silvia Bre vive da molti anni a Roma. La sua carriera letteraria si è costruita attorno alla casa editrice Giulio Einaudi editore per la quale ha pubblicato le seguenti raccolte di poesia: Le barricate misteriose (2001, Premio Montale), Marmo (2007, Premio Viareggio, Premio Mondello, Premio Frascati, Premio Penne, Premio Arenzano), La fine di quest’arte (2015) e Le campane (2022, Premio Laudomia Bonanni), nonché tre volumi di traduzioni da Emily Dickinson che nel 2019 le sono valsi il Premio Maggiore per la traduzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali: Centoquattro poesie (2011), Uno zero più ampio (2013), Questa parola fidata (2019).

“A partire dal libro ‘Le barricate misteriose’, fino a giungere a ‘Le campane’, il principio compositivo che sembra dominare, e così chiarire, l’andamento creativo di Silvia Bre è quello dell’atonalità – comincia così la motivazione del comitato direttivo del Premio –. Nell’ambito di questa atonalità vive il pensiero della scrittrice che si compone di frammenti, lacerti di discorso che si legano in un collage, a volte sonoro e più spesso dal tono recitativo, di elementi eterogenei, come fossero singhiozzi o illuminanti balbettii. Il risultato di questo andamento claudicante è però quello di concedere spazio alla ricerca che caratterizza la sua intera, finora, opera poetica: sparire, farsi trasparente nel dettato dei versi e così aprirsi uno spiraglio di conoscenza del reale, di sé medesima e al contempo del mistero. Sono elementi che hanno reso ben riconoscibile, e col tempo autorevole, la voce della poetessa all’interno del panorama nazionale, e che ci hanno portato alla decisione di attribuirle un Premio Flaiano Speciale di poesia”.

Gigliola Edmondo: