Premi internazionali Flaiano, incontro con l’autore Andrea Salonia

“Odiodio”, ultimo libro di Andrea Salonia,  è stato l’argomento del nuovo appuntamento con gli “Incontri con gli autori” promossi dai Premi Internazionali “Ennio Flaiano”.

Il titolo è molto particolare e si presta a diverse pronunce ed interpretazioni: parliamo del libro “Odiodio” di Andrea Salonia, scrittore e professore ordinario di Urologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, intervistato dalla giornalista abruzzese Monica Di Pillo nell’ambito degli “Incontri con gli autori” promossi dai Premi Internazionali “Ennio Flaiano”.

Dopo “Domani, chiameranno domani” , edito da Mondadori ed ambientato in Puglia (libro candidato al premio Strega e vincitore del premio Letterario Brianza 2018), lo scrittore torna con un nuovo romanzo pubblicato da La Nave di Teseo.

Protagonista del libro è Faustino, un bambino silenzioso e indipendente, nato a Como, che coltiva la passione per l’Inter, che lo lega al padre, e un’altra per le parole.

Importante è il rapporto con il sagrestano del paese: Felice che trasmette a Faustino un profondo interesse per la botanica.

Un giorno tutto cambia: Faustino sente Dio, vede Dio, e prende la decisione di farsi prete ed inizia così un dialogo costante con Dio ed una continua messa in discussione. Quando parte per una missione in Togo la sua vita, però, prende una nuova direzione e, grazie a Nives, scoprirà l’amore. E poi accadono cose inaspettate.

E’ possibile vedere la versione integrale della presentazione qui : https://www.youtube.com/user/PremiFlaiano

Salonia sta già lavorando a un altro romanzo, ma in questo che parla di una illuminazione spirituale e a chi gli chiede se contiene qualcosa di spiritualmente autobiografico risponde: “No, ho frequentato un collegio religioso ma non ho mai avuto la “chiamata”, sono stato in Togo e soffro del mal d’Africa, nel libro la ricerca del tempo perduto è davvero mia, anche quando racconto le confessioni raccolte, mentre ero in Colombia, dal mio Faustino.

Che non sono io: vengo da famiglia cattolica in senso vintage ma non baciapile che poi ha visto il composto ed intellettuale sbando sociologico di figli. Ma è importante farsi le domande, i miei migliori amici e pazienti sono un sacerdote e il mio prof. di italiano”.

 

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