Lo scrittore abruzzese Remo Rapino è tra finalisti Premio Sila. Ancora un riconoscimento per il romanzo “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” già candidato al Premio Strega e nella cinquina dei finalisti del Premio Campiello.
Un volume edito da Minimum fax con il quale il poeta e narratore di Lanciano Remo Rapino sta riscuotendo un grande successo tra i lettori e tra i critici letterari. Al “Premio Sila ’49”, concorso letterario di Cosenza, tra i più antichi d’Italia, la giuria ha scelto di inserire il romanzo che ha come protagonista lo strambo e folle Liborio nel novero dei dieci autori finalisti dell’edizione 2020.
Uno dei giurati del Premio, Emanuele Trevi, scrittore e critico letterario, intervistato dal Corriere della Calabria, ha detto che si tratta di” Un libro che viene da un’altra tradizione letteraria che è stata fonte straordinaria per la narrativa italiana: il monologo del pazzo. Una performance di grande letteratura. Fra i dieci, certamente il più compromesso con l’oralità”.