E’ stata rinviata al 7 novembre l’udienza a carico dell’ex direttore generale dell’Aca Bartolomeo Di Giovanni nell’ambito del processo sul dissesto finanziario dell’Azienda acquedottistica.
Il rinvio è stato disposto per difetto di notifica a una delle parti civili. L’accusa, rappresentata dal procuratore aggiunto Annarita Mantini, contesta a Bartolomeo Di Giovanni, in concorso con gli altri quattro imputati, i reati di bancarotta fraudolenta, patrimoniale e documentale, e truffa.
L’ex direttore generale dell’Aca sarà giudicato dal tribunale collegiale di Pescara, presieduto dal giudice Maria Michela Di Fine, con il rito ordinario, mentre gli altri quattro imputati hanno già definito le rispettive posizioni davanti dal giudice per le udienze preliminari.
L’ex presidente dell’ente Ezio Di Cristoforo, l’ex componente del cda Concetta Di Luzio e l’ex direttore generale Candeloro Forestieri hanno scelto il rito abbreviato e il primo, lo scorso aprile è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione mentre gli altri due a 2 anni e 8 mesi ciascuno. L’ex vice presidente Giuseppe Di Michele ha, invece, patteggiato una pena di 2 anni e 4 mesi.
Secondo il pm gli imputati, “rappresentando falsamente utili di esercizio in realtà inesistenti”, tra il 2009 e il 2012, avrebbero dichiarato utili tra i 506mila e i 931mila euro, a fronte di perdite effettive che nei quattro anni superarono i 33 milioni di euro.