Processo appalti beni culturali a L’Aquila: una condanna e 22 assoluzioni

Sentenza del Tribunale dell’Aquila nel processo sugli appalti per i beni monumentali del capoluogo di regione: una condanna e 22 tra assoluzioni e prescrizioni

Il collegio, presieduto dal giudice Monica Croci, ha deciso nel tardo pomeriggio di ieri, dopo una lunga camera di consiglio, e ha condannato a sei anni di reclusione Lionello Piccinini che, all’epoca dei fatti, era responsabile unico del procedimento di ricostruzione del Teatro comunale dell’Aquila.
Le indagini hanno riguardato le gare d’appalto con ribassi consistenti che le ditte esecutrici, secondo l’accusa, d’accordo con gli imputati, avevano avuto modo di recuperare durante i lavori con le perizie di variante, riassegnate con affidamento diretto o con procedure negoziate senza gara.

L’inchiesta era stata avviata nel 2017 quando i carabinieri avevano svolto indagini sul recupero post-sisma del patrimonio culturale vincolato. Un’indagine che aveva portato anche all’applicazione di alcune misure cautelari.

Sotto la lente della Procura della Repubblica aquilana sono finiti i lavori realizzati al Teatro comunale dell’Aquila, nelle chiese di di San Sisto all’Aquila, di Santa Maria Assunta a Tione degli Abruzzi,  di San Domenico di Sulmona, di San Biagio a Cappadocia e di San Salvatore a Civitaretenga, nell’Abbazia celestiniana di Sulmona, alle Mura civiche dell’Aquila, nel tratto che va piazza Duca degli Abruzzi a Porta Branconia, alla Torre medicea di Santo Stefano di Sessanio.

Gigliola Edmondo: