Assolto perché il fatto non sussiste, l’ex primo maresciallo dell’esercito Rocco Ragone, unico imputato nel processo denominato “mappopoli”
Assolto perché il fatto non sussiste. Questa la sentenza emessa dal Tribunale dell’Aquila nei confronti dell’ex primo maresciallo dell’esercito italiano Rocco Ragone, imputato unico nel processo noto come ‘Mappopoli’. L’inchiesta è quella della procura della Repubblica dell’Aquila relativa ai moduli abitativi provvisori (Map), realizzati con qualità scadente nel post terremoto 2009 di Cansatessa, San Vittorino, Arischia e Tempera. Ragone, in veste componente della task force ‘Gran Sasso’, esaminava lo stato dei lavori e il rispetto delle norme imposte da palazzo Chigi. Per questa vicenda, nel 2013 Ragone è finito agli arresti domiciliari per i reati di corruzione, peculato, estorsione, falso e truffa ai danni dello Stato. Ragone è assistito dall’avvocato aquilano Amedeo Ciuffetelli.