Com’era facilmente prevedibile, è stata rinviata l’udienza del Processo per la tragedia dell’Hotel Rigopiano, a causa dello sciopero degli avvocati.
Rinviata al 29 novembre, per l’astensione dei penalisti contro la riforma della prescrizione, la terza udienza preliminare sul disastro dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), il cui crollo, sotto la valanga che lo travolse il 18 gennaio 2017, provocò 29 morti. Assenti i 25 imputati. Presenti in aula i familiari delle vittime, che indossavano magliette bianche con le foto dei loro cari e la scritta: “Rigopiano 29 angeli”. Al centro del procedimento, davanti al gup Gianluca Sarandrea, le ipotesi accusatorie sostenute dal procuratore capo, Massimiliano Serpi, e del sostituto Andrea Papalia, focalizzate sulla mancata realizzazione della carta valanghe, sulle presunte inadempienze relative a manutenzione e sgombero delle strade di accesso all’hotel e sul tardivo allestimento del centro di coordinamento dei soccorsi. I reati ipotizzati dalla Procura vanno, a vario titolo, dal crollo di costruzioni o altri disastri colposi, all’omicidio e lesioni colpose, all’abuso d’ufficio e al falso ideologico.