Profughi: Roccamontepiano li accoglie con una festa multicuturale, in controtendenza rispetto ad altri comuni italiani in cui l’arrivo di migranti viene vissuto come una iattura.
Nel migliore dei casi si teme solo che possano diminuire le risorse a disposizione degli italiani, nel peggiore si organizzano comitati di sgarbato respingimento. Ecco perché fa (buona) notizia quanto accade nella provincia di Chieti, a Roccamontepiano, dove è stata organizzata una vera e propria festa per accogliere i venti profughi ospiti della comunità. Dopo l’arrivo dei primi dieci migranti provenienti da Guinea, Nigeria, Gambia e Togo, qualche giorno fa sono giunti anche gli altri, accolti dalla giunta comunale guidata dal sindaco Orlando Donatucci e alloggiati nell’Ostello della gioventù “L’Asilo” dell’Arcidiocesi di Chieti. Il Comune non dovrà sostenere alcun costo per l’ospitalità; inoltre, grazie ad un’apposita convenzione, potrà impiegare i migranti per lavori di pubblica utilità.
“Accogliamo con grande piacere – ha dichiarato il sindaco Donatucci – queste persone provenienti da esperienze di vita terrificanti. Ci impegneremo affinché per il periodo che staranno da noi possano integrarsi nel miglior modo possibile. Questi ragazzi hanno i visi di chi ha sofferto, sono tristi ed intimiditi. Noi li dovremo far sorridere. Dobbiamo alimentare la loro speranza in un futuro migliore, quello stesso futuro che li ha spinti a fuggire dai loro territori. Ci teniamo a fare di Roccamontepiano un esempio di solidarietà e di civiltà, tenendo presente che la nostra cultura e la nostra storia ci impongono di rispettare ed aiutare le persone più deboli e più bisognose”.
Per i profughi è stata anche organizzata una Festa Multiculturale, tenutasi giovedì presso il Centro sociale di Roccamontepiano. L’iniziativa, improntata all’accoglienza e all’integrazione tra ragazzi africani e comunità locale, è stata organizzata dalla Proloco giovani WAY e da altre associazioni.