Via libera della Regione alle assunzioni di medici ed infermieri al Pronto Soccorso dell’ospedale di Pescara. Soddisfatto il direttore Alberto Albani.
All’ospedale “Santo Spirito” di Pescara arrivano le tanto attese assunzioni, da tempo sollecitate alla Regione che ha accolto quasi in toto le richieste della Asl. Saranno assunti in deroga otto medici, otto infermieri e cinque operatori sanitari.
Il 20 settembre scorso il direttore generale della Asl Armando Mancini aveva inviato una lettera all’assessore regionale alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci per sollecitare il provvedimento ed aveva inviato un elenco con il fabbisogno di medici, infermieri e personale ausiliario necessario per far si che,nel luogo in cui si fronteggiano le emergenze sanitarie, si possa finalmente operare fluidamente e senza ore di attesa per i pazienti. Il dottor Mancini , nella missiva, aveva ricordato i problemi legati alla carenza di personale nel presidio d’emergenza più attivo della regione che è tra i primi in Italia per numero di accessi annui: oltre 95 mila pari al 18,3 % della domanda complessiva di emergenza e urgenza in ambito regionale. Su questi numeri si basa la vocazione del nosocomio ad ospitare uno dei DEA di secondo livello previsti dalla Regione Abruzzo.
Ieri, 1° novembre, è arrivata la risposta della Regione che ha autorizzato le assunzioni di otto nuovi medici i quali si aggiungeranno ai 16 attualmente in servizio, riportando a pieno regime la pianta organica del reparto.
Il direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza Alberto Albani spiega che la deroga alle linee di indirizzo regionali consentirà di attingere subito alle graduatorie aperte per l’assunzione di infermieri e operatori sanitari. C
“Ci sarà un beneficio immediato per l’intera equipe di Pronto soccorso. Per i medici, la Asl dovrà ,invece, bandire i concorsi, ma la deroga ci accorda anche procedura di urgenza. Prevedo che entro gennaio i nuovi colleghi potranno prendere servizio. Intanto gli spazi a disposizione sono ormai diventati insufficienti e alla Regione chiediamo una nuova struttura in grado di rispondere alle esigenze e alle continue emergenze “.