A Montesilvano l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Maragno, nell’ambito della battaglia contro il fenomeno della prostituzione, ha eseguito nuovi ordini di allontanamento, previsti dal Decreto Minniti.
A Montesilvano il Comune prosegue l’azione di contrasto al fenomeno della prostituzione e, oltre all’attività di sanzionamento nei confronti di coloro che alimentano il mercato della prostituzione, la Polizia Locale sta utilizzando lo strumento, messo a disposizione dal Decreto Minniti, multando i clienti e disponendo il daspo urbano per le meretrici.
Il sindaco Maragno ricorda che “Nelle ultime settimane infatti, sono state elevate oltre 3.000 euro di sanzioni nei confronti dei “clienti” ed emessi sette ordini di allontanamento nei confronti delle prostitute. Lo strumento del “Daspo urbano” è una ulteriore modalità che ci consente di fronteggiare un fenomeno che ha radici molto lontane e profonde, che stiamo contrastando per mezzo di un’azione capillare. In tutto il 2017 sono state elevate ben 165 sanzioni tra clienti e prostitute, per un ammontare di oltre 63.100 euro. Anche nel 2018 abbiamo rinnovato la convenzione che sottoscriviamo, ormai da tre anni, con la Comunità Papa Giovanni XXIII, che mira a supportare le donne vittime del racket della prostituzione a trovare il coraggio di liberarsi da questa schiavitù. L’idea è quella di contrastare il fenomeno della prostituzione, scoraggiando i clienti, per mezzo dell’attività di sanzionamento, ma anche agendo su queste donne che vengono sfruttate, spiegando loro che esistono tante possibilità di ricostruirsi una nuova vita. Ogni settimana, un gruppo composto da 4 o 5 volontari perlustra il territorio avvicinando le ragazze vittime di schiavitù, conquistando la loro fiducia e prospettando loro un futuro diverso, lontano dalle violenze alle quali sono sottoposte. In tutto il 2017 sono state effettuate 45 uscite settimanali, 430 contatti di cui 55 primi contatti, con ragazze per la maggior parte di età compresa tra 18 e 24 anni.
Voglio esprimere il mio apprezzamento ai volontari della Comunità e alla Polizia Locale che sta conducendo un’intensa attività di controllo, volta al ripristino della sicurezza dei cittadini e alla tutela del decoro urbano”.
Affermo che, anche con le nuove disposizioni legislative, le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.
P.S. I relativi soggetti possono essere sanzionati per evasione fiscale, anche per le tasse locali (art. 36 comma 34bis Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con la Sentenza n. 10578/2011).