I sindacati della polizia penitenziaria abruzzesi chiedono alla Regione Abruzzo di scongiurare il trasferimento del Prap a Perugia. Appello al presidente Marco Marsilio, agli assessori e ai consiglieri regionali
Osapp Uilpa/Pp Uspp FpCgil spiegano che se la gestione delle strutture periferiche delle Case Circondariali, Case Reclusione, e Casa lavoro saranno gestite a livello interregionale da un Provveditorato con sede a Perugia la situazione già attualmente grave peggiorerebbe ulteriormente.
In una nota congiunta i sindacati spiegano che “Attualmente la Regione Abruzzo è incardinata nel PRAP Lazio Abruzzo e Molise, e già questo ha comportato una infinità di problematiche che prima del 2015, ovvero quando il PRAP aveva sede a Pescara, erano molto più semplici da gestire.
La sede di Pescara, teniamo a ricordarlo è attualmente quasi completamente chiusa, anche se nuova, moderna cablata e pronta, oltre a essere centrale rispetto a qualsiasi composizione ultra regionale”.
Nella nota i sindacati evidenziano anche che “Adesso appare letteralmente dal nulla la proposta del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di far confluire gli istituti dell’Abruzzo e Molise in un nuovo provveditorato, ma diverso da quello immaginato in fase di stesura del DL, ovvero Umbria, Abruzzo e Molise con sede a Perugia; allontanando di svariati km la sede dirigenziale insomma un vero e proprio scippo all’Abruzzo, ai Poliziotti Penitenziari abruzzesi ed alla città di Pescara. Senza qui voler affrontare problematiche tecniche che evidentemente dovranno essere risolte qualora si crei un provveditorato con una regione staccata fisicamente dalle altre, che per esempio renderà complesso lo spostamento dei detenuti in quanto soggetto a passaggio sopra territori di altre regioni. Si vuole solo rappresentare che tutte le attività legate alla sede fisica del Prap che nella proposta è Perugia rappresenti solo perché all’estremo del gruppo gestito un problema. Infatti anche solo per raggiungere la sede da un istituto come Vasto o Lanciano (per non parlare dalle sedi molisane) comporta circa 4 ore di viaggio, cosa che evidentemente posizionando più centralmente la sede PRAP non succede. Da un calcolo puramente matematico si dimezzano i tempi complessivi per far spostare un mezzo da ogni sede territoriale alla sede Provveditoriale cambiando Perugia con Pescara”.
I sindacati tornano anche a denunciare la situazione di pericolo in cui si trovano ad operare quotidianamente gli agenti all’interno delle carceri abruzzesi. L’ultimo episodio in ordine di tempo riguarda la casa circondariale di Teramo dove un detenuto ha sputato in faccia ad un poliziotto. Leggi anche:Teramo, detenuto sputa in faccia a un poliziotto