Querelle sui conti del Comune di Chieti. Dopo le relazioni di Corte dei Conti e Revisori dei Conti botta e risposta tra maggioranza e opposizione.
Dopo la relazione della Corte dei Conti, che il 27 settembre scorso aveva segnalato un disequilibrio di cassa pari a circa 14,9 milioni di euro, anche il Collegio dei Revisori del Comune sollecita l’Amministrazione visto che nel capoluogo teatino si riscuotono poche tasse a causa dei cittadini morosi. I consiglieri del Movimento 5 Stelle Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo puntano l’indice contro la giunta guidata dal sindaco Umberto Di Primio “capace solo di fare proclami e promesse nel classico stile della vecchia politica ma incapace di invertire una rotta che da due anni e mezzo sta conducendo la città alla rovina”. Per i pentastellati la situazione è drammatica e il Comune è sull’orlo del dissesto finanziario tanto che già lo scorso mese di Settembre avevano presentato un’istanza per chiedere l’istituzione di una commissione d’inchiesta. Il sindaco Di Primio replica che la situazione debitoria è nota e che risale agli anni novanta e che è sotto controllo.
Il capogruppo Argenio ricorda che “Il pronunciamento del collegio dei revisori torna a segnalare una forbice troppo grande tra tasse locali e riscossioni. I revisori chiedono al Comune di fornire un report sull’andamento della riscossione gestita nell’ultimo quinquennio attraverso la Teateservizi. I revisori danno il loro stop anche al sistematico verificarsi di debiti fuori bilancio e variazioni per la manutenzione pubblica, suggerendo un piano di manutenzione comunale al fine di programmare correttamente la copertura finanziaria”.