Pescara: blitz delle forze dell’ordine a Rancitelli a seguito dell’aggressione alla troupe Rai dei giorni scorsi. Due arresti per droga. Alcuni residenti hanno accettato di parlare con noi.
Blitz delle forze dell’ordine nel quartiere Rancitelli dopo l’aggressione al giornalista della Rai Daniele Piervincenzi e alla sua troupe nel cosiddetto Ferro di Cavallo, mentre stavano realizzando un reportage, con la conseguente denuncia di tre persone. Questa mattina all’alba polizia, carabinieri, vigili del fuoco, polizia municipale hanno passato al setaccio il quartiere popolare con l’ausilio di cani antidroga. Lo scopo è stato quello di verificare se gli inquilini che abitano nelle palazzine Ater hanno i requisiti e l’eventuale presenza di sostanze stupefacenti. In molti, dopo l’aggressione a Piervincenzi, hanno chiesto un posto fisso di polizia per scoraggiare quanto più possibile azioni malavitose, perché, come ci ha detto don Massimiliano parroco di questa zona, Rancitelli è diventata una “discarica sociale.”
I carabinieri della Compagnia di Pescara, coordinati dal capitano Antonio Di Mauro, hanno controllato le case in via Lago di Capestrano con le unità cinofile di Chieti, nella zona denominata “Il Treno”. In un vano ascensore, i cani hanno fiutato la marijuana e in uno scantinato sono stati trovati i proiettili di piccolo calibro.
Il “Ferro di cavallo” è stato, invece, presidiato da decine di poliziotti, coordinati da Dante Cosentino e Davide Zaccone, della Mobile, della squadra volante e del Reparto prevenzione crimine, anche qui con l’impiego dei cani antidroga. Gli agenti hanno trovato circa un chilo di stupefacenti, piccoli quantitativi di droga sarebbero stati gettati dalle finestre poco prima dei sopralluoghi. Sul posto anche la polizia municipale e vigili del fuoco.
Nel corso dell’operazione, sono state arrestate due persone per detenzione ai fini di spaccio: si tratta di C.D., di anni 36, e B.C., di anni 26, entrambi appartenenti a famiglie rom del posto e con precedenti i polizia. I due arrestati, al momento dell’intervento della Polizia, sono stati sorpresi a disfarsi della droga gettandola in strada dalla finestra della loro abitazione ubicata al “ferro di cavallo”.
Sono state eseguite 8 perquisizioni locali ed identificate 199 persone. Sono stati controllati 26 veicoli, tutti in sosta nel piazzale del citato “Ferro di cavallo” e sequestrati 6 veicoli (3 autovetture 3 motocicli) poiché sprovvisti di copertura assicurativa; una delle autovetture sequestrate è di proprietà della compagna di uno degli aggressori di cui ai recenti fatti di cronaca.
Sono stati sequestrati:
- 124,7 di eroina e gr 46,4 di cocaina, a carico dell’arrestato C.D.;
- gr 178,6 di eroina; 22,3 di cocaina e gr 3,10 mdi metanfetamina, a carico dell’arrestato B.C.;
- gr 102,19 di eroina; 71,35 di cocaina e gr. 85,23 di Hascish, a carico di ignoti in quanto rinvenute occultate in un buco del muro dell’androne del civico n. 179 del “Ferro di cavallo”.
Nello stesso nascondiglio, sono stati trovati e sequestrati 2 cartucce calibro 12 e un coltello a serramanico. Durante il servizio, è stato richiesto l’intervento del personale dell’ATER, che gestisce gli immobili di edilizia popolare, per ripristinare la muratura di un appartamento del civico 171, secondo piano, che era stata già parzialmente abbattuta al fine della sua occupazione abusiva.
Alcuni residenti del “Ferro di Cavallo” hanno accettato di parlare con noi, c’è molta rassegnazione, oltre al timore, da parte di alcuni, di raccontare cosa accada in quella zona. Chiedono la presenza dello Stato, degli amministratori, si sentono ghettizzati. C’è chi ha pagato il conto con la giustizia per un reato commesso e dice che, nonostante l’espiazione della pena, nessuno lo vuole prendere a lavorare. Certo la mancanza di lavoro non può essere un alibi per giustificare spaccio o altre azioni di illegalità, ma la sensazione che si ha in questa zona, soprattutto all’interno del Ferro di Cavallo, è quella di essere in una “terra di nessuno”. “Io canto – ci dice un ragazzo – ma è sempre più difficile trovare un lavoro.” “Io faccio il meccanico in nero”, ci dice un altro giovane. Storie difficili, anche e soprattutto per i bambini che abitano qui. In molti non denunciano per paura, si è stabilito quasi un patto silenzioso per poter vivere. Ma in tanti hanno ribadito e richiesto la presenza delle istituzioni, perché qui, oltre al pugno di ferro da parte delle forze dell’ordine, occorre anche una riqualificazione e riabilitazione sociale, in un progetto più ampio che non sposti il problema ma lo risolva.
IL COMUNICATO DI BILANCIO DEI CARABINIERI:
Proseguono incessanti i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Pescara agli alloggi e.r.p. di proprietà dell’ATER, anche a seguito dei recenti episodi di violenza; dalle prime luci dell’alba, infatti, i militari, nel corso di un servizio “straordinario” di controllo del territorio, hanno proceduto al censimento degli occupanti dei 56 appartamenti ubicati in via Lago di Capestrano dal civico n.11 al civico n.23 nel complesso denominato “Treno” al fine di verificarne l’effettiva assegnazione e contrastare, così, il fenomeno delle occupazioni abusive.
Con il dispositivo messo in campo, che ha visto l’impiego di oltre 50 militari della Compagnia cittadina nonché 2 unità cinofile antidroga del Nucleo CC Cinofili di Chieti, si è proceduto inoltre ad effettuare decine di perquisizioni personali e domiciliari a soggetti già noti per pregresse vicende giudiziarie, denunciandone 4. Nello specifico:
- per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti:
- C., 53enne nata a Roma ma residente in Pescara, poiché sorpresa a cedere di gr. 3,75 di sostanza stupefacente del tipo “eroina” ad un tossicodipendente della zona;
- F., 21enne residente nella provincia pescarese, con precedente di polizia, poiché sottoposto a perquisizione personale d’iniziativa prima e domiciliare poi, è stato trovato in possesso di 5 gr. di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, 3 bilancini elettronici di precisione, materiale atto al confezionamento dello stupefacente nonché la somma contante di € 590,00 ritenuta provento di spaccio;
- P., 50enne pescarese, pregiudicato, poiché sottoposto a perquisizione domiciliare d’iniziativa è stato trovato in possesso di 10 flaconi da 100 mg. di metadone detenuto senza autorizzazione;
- per evasione:
- B., 72enne originario di Bussi sul Tirino ma residente in Pescara, pregiudicato, in atto sottoposto alla misura cautelare della detenzione domiciliare, poiché non trovato in casa nel corso di controllo.
Sono stati, altresì, rinvenuti e sottoposti a sequestro a carico di ignoti:
- 25 di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, già suddivisa in dosi, occultati all’interno del vano ascensore del civico 17;
- 15 di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” e gr. 10 del tipo “cocaina” già suddivisa in dosi, occultati in un cespuglio sul marciapiede di pertinenza del plesso edilizio di cui trattasi;
- 5 cartucce cal. 7,65 occultate nello scantinato del civico 17;
Infine gli operanti hanno proceduto al controllo di oltre 160 persone e 80 veicoli.
Il massiccio servizio svolto nella mattinata rientra nella più ampia manovra di prevenzione e contrasto che i Carabinieri della Compagnia di Pescara stanno svolgendo ormai da mesi in tutta la città, segnatamente alle aree più sensibili sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, aggiungendosi dunque a quelli già svolti presso i quartieri di “Fontanelle” e “Via Rigopiano”.
Il servizio del Tg8