Quattro persone sono state arrestate dai Carabinieri perché ritenute responsabili della rapina ai danni della Bcc Sangro Teatina di Atessa.
Erano sottoposti a misure cautelari a Roma due delle quattro persone arrestate oggi per la rapina alla Banca di credito cooperativo di Piazzano di Atessa che il 24 ottobre scorso fruttò oltre 40 mila euro di bottino. Durante l’assalto, sotto la minaccia di taglierini, i banditi sequestrarono tre dipendenti e altrettanti clienti. Nell’operazione dei carabinieri della compagnia di Atessa, denominata “Permesso”, sono stati ora identificati gli autori del colpo che ha visto l’emissione di un’ordinanza cautelare, due in carcere a Rebibbia(Roma) e due ai domiciliari, emessi dal gip di Lanciano Massimo Canosa, su richiesta del pm Francesco Carusi. A Rebibbia i provvedimenti hanno colpito il romano, 38 anni, e un uomo di 75. Il primo usufruiva, appunto, di permessi dal carcere per poter giocare a calcio in una polisportiva di Roma, mentre l’altro di Morlupo (Roma), era ai domiciliari, ed è quindi accusato anche di evasione oltre alle accuse per tutti di concorso in rapina a mano armata, sequestro di persona e furto. Anche il terzo arrestato è di Morlupo, mentre l’unica donna implicata come basista, di 32 anni, è residente ad Atessa.
“Non potevamo immaginare che la banda provenisse da Roma – ha detto il capitano Marco Ruffini. E’ stata un’indagine lunga e tecnicamente laboriosa. Il giorno della rapina siamo giunti con 40 secondi di ritardo altrimenti li avremmo bloccati subito. Fondamentale è stata la visione di tutte le telecamere sparse in un raggio di 10 km. Quella del campanile della chiesa vicino alla Banca ci ha permesso di vedere i rapinatori che giunti nel piazzale con una Fiat Uno rubata ad Atessa sono poi saliti sulle loro auto, una Golf e una Fiat Bravo”.
Per il sindaco di Atessa Giulio Borrelli “L’operazione conferma che il territorio è presidiato”.