Referendum: le Province tornano in ballo e battono cassa. La vittoria del No al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre ha dato un segnale chiaro sull’importanza degli Enti Intermedi.
In particolare sulle Province che la Riforma Del Rio avrebbe voluto abolire con la Spending Review. Ma in questi tre anni deleghe e competenze sono rimaste, quello che é venuto a mancare sono le risorse, con i continui tagli dal Governo Centrale, nonostante le sollecitazioni da parte dell’Upi. Tagli previsti anche dall’ultima finanziaria, solo su Pescara si parla di almeno 18 milioni di euro, personale già in parte ricollocato, ma se gli italiani, votando No, hanno ribadito la totale affidabilità della Carta Costituzionale e con essa, di conseguenza, anche delle Province, il nuovo Governo Gentiloni dovrà presto farci i conti e mettere mano al portafogli:
height=315“Renzi ha voluto andare avanti fino in fondo chiudendo tutti i rubinetti – sottolinea Antonio Di Marco Presidente dell’Unione Province Abruzzesi – ma confermandoci deleghe fondamentali come strade e scuole, dobbiamo quotidianamente fare i conti con le istanze di sindaci e dirigenti scolastici ai quali, nel bene o nel male, dobbiamo dare risposte. Anche per questa ragione chiederemo presto un incontro con il nuovo Premier Gentiloni per individuare quelle risorse che ci consentano, quanto meno, di far fronte alle emergenze di un territorio per il quale le province in genere rappresentano ancora un presidio determinante.”