In Regione Abruzzo è ancora braccio di ferro tra sindacati e Governatore. Dopo lo stato di agitazione la Cisl Fp minaccia nuove proteste se non riceverà risposte da D’Alfonso.
Sulla riforma della macchina amministrativa della Regione Abruzzo ci sono ancora tensioni tra sindacati e Governatore Luciano D’Alfonso. La Cisl Fp lancia un ultimatum ed annuncia che il tempo è scaduto e che allo stato di agitazione del personale, proclamato insieme agli altri sindacati, seguiranno forme di proteste più incisive se il presidente della Giunta , non darà risposte concrete ai dipendenti regionali coinvolgendo il sindacato ai tavoli di contrattazione.
Vincenzo Traniello, segretario generale Cisl funzione pubblica AbruzzoMolise afferma che ” Per la Cisl Fp, la riforma della macchina amministrativa, ‘animata’ da circa 1600 persone, varata nell’agosto del 2014 è sfociata in una “riorganizzazione istituzionale che non può essere realizzata se non si investe sulle risorse umane. Oggi in Regione si vive un clima di disorganizzazione, approssimazione, disattenzione e noncuranza nei confronti dei dipendenti. La formazione è carente, gli obiettivi da raggiungere approssimativi . Il presidente D’Alfonso non è un attento datore di lavoro. Dopo oltre 24 mesi dall’insediamento della Giunta, D’Alfonso ha trascurato le politiche del personale della Regione Abruzzo nonostante l’approvazione di una Legge regionale di riorganizzazione della macchina amministrativa (Legge Regionale 26 agosto 2014, n.35) annunciata in pompa magna”. Per il sindacalista della Cisl, “fino ad oggi le organizzazioni sindacali non sono state ancora convocate per la sottoscrizione definitiva dell’ipotesi di accordo che disciplina il fondo per il salario accessorio del personale del comparto, sancita nel febbraio scorso. Questo ritardo sta generando grossi disagi al personale che non ha ancora percepito alcuni istituti contrattuali e la produttività dell’anno 2015. Disagi che si aggiungono ad un mancato rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali del Pubblico Impiego. Sul tappeto c’e’ anche la questione del trasferimento del personale dalle province” .
LA REPLICA DELLA REGIONE ABRUZZO:
Con una nota il direttore generale della Regione Abruzzo Cristina Gerardis afferma che spiace leggere da parte della Cisl-Fp accuse talmente generiche da non consentire repliche puntuali.
In una nota il direttore generale Gerardis spiega che “Per quanto riguarda il salario accessorio, abbiamo sottoscritto un accordo ponte con l’impegno di reperire nuove risorse per accrescere il fondo, come da accordi presi in sede di trattative. Oggi in Conferenza dei Direttori abbiamo affrontato l’argomento poiché devono ricorrere alcuni presupposti previsti dalla legge per non incorrere in danni all’erario. Dunque nessun ritardo ma solo la necessità di seguire i passaggi necessari per constatare formalmente l’esistenza dei presupposti per l’aumento concordato del fondo, che contiamo di perfezionare entro il mese corrente. In merito ad una presunta carenza di formazione, il servizio Risorse umane è impegnato nell’erogare formazione su ogni campo, persino con dei corsi sul benessere nei luoghi di lavoro, sull’aggiornamento per la normativa anticorruzione e per la trasparenza. Su questo aspetto l’amministrazione è aperta a qualsiasi stimolo su altri corsi da mettere in atto in futuro “.