All’indomani della nomina quale commissario straordinario per la ricostruzione nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e del 2017 Giovanni Legnini al Tg8 illustra le priorità da affrontare. Sulle dimissioni da consigliere regionale spiega che è una sua scelta sebbene non ci sia incompatibilità.
Una nuova sfida importante, dunque, attende Legnini, già vice presidente del Csm, che prende il posto di Piero Farabollini. Il decreto, firmato dal presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, che prevede che il commissario Legnini resti in carica fino al 31 dicembre del 2020, è stato disposto in considerazione della proroga dello stato di emergenza dovuto agli eccezionali eventi sismici che hanno colpito il territorio delle Regioni Lazio, Marche, Umbria ed Abruzzo dal 24 agosto del 2016.
Il commissario Giovanni Legnini, intanto, è in procinto di dimettersi da consigliere regionale ed al suo posto subentrerà il primo dei non eletti Pierpaolo Pietrucci.
Una sua scelta di responsabilità e di serietà politica visto che il compito che lo attende, e che lo vedrà confrontarsi con Sindaci e presidenti di Regioni del Centro Italia, mal si concilierebbe con il ruolo di oppositore sui banchi del consiglio regionale d’Abruzzo.
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