Una delegazione di ingegneri dalla provincia di Macerata per studiare la ricostruzione dell’Aquila. Nella provincia marchigiana ancora macerie per strada e ricostruzione mai partita.
Il modello virtuoso di rinascita urbanistica nel giro di 10 anni dal sisma ha restituito una città più bella e più sicura. Gli ingegneri della provincia di Macerata studiano luci e ombre di questo processo lungo e complesso. È l’ultima delegazione di ingegneri arrivati a centinaia a L’Aquila da tutta Italia per partecipare all’iniziativa “Il volo dell’aquila”, organizzata in occasione del decennale del sisma dagli ingegneri Aquilani.
“I marchigiani portano con sé anche la propria esperienza, quella di una provincia colpita 3 anni fa dal terremoto, Comuni e città con le strade ancora piene di macerie e dove non è partita neanche la ricostruzione degli edifici danneggiati lievemente” come spiega il presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Macerata Maurizio Paulini.
L’Aquila è una buona pratica da trasferire al di fuori dei suoi confini, da trasformare in metodo nazionale di gestione di un’emergenza. Un’occasione che forse è stata persa. Nonostante la ricostruzione privata sia a buon punto, a fare da ostacolo alla conclusione del percorso è sempre il solito problema: la ricostruzione degli edifici pubblici.
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