Un presidio della Filca Cisl si terrà il 1° maggio in piazza Duomo per protestare sulla situazione nei cantieri della ricostruzione de L’Aquila.
In occasione della Festa dei Lavoratori il 1° maggio in piazza Duomo a L’Aquila la Filca-Cisl organizza, dalle 10 alle 12, un presidio per manifestare sulla situazione dei cantieri della ricostruzione del post terremoto.
Il segretario regionale Filca-Cisl Pietro Di Natale afferma che “Nei cantieri della ricostruzione vengono troppo spesso violati i diritti dei lavoratori, demansionati e dequalificati e costretti ad accettare retribuzioni inferiori rispetto alle professionalità acquisite negli anni. Tutto con un calcolo delle ore in busta paga che non corrisponde a quelle realmente effettuate, giustificate con assenze, ferie, permessi inesistenti e malattia. La presenza di meno ore in busta paga produce il rischio di destrutturazione delle casse edili, ma soprattutto conseguenze negative per i lavoratori con voci quali ferie, tredicesima, permessi, copertura per malattia e infortuni, prestazioni assistenziali, premialità Ape, contributi per la pensione, indennità di disoccupazione, corsi di formazione per la sicurezza e di riqualificazione della manodopera. Molti operai edili della provincia dell’Aquila sono senza lavoro e vengono considerati troppo ‘vecchi’ per stare sui cantieri e troppo giovani per accedere alla pensione è contraddittorio che i lavoratori di un territorio che ha subìto il terremoto siano senza occupazione. Il tessuto socio-economico locale avrà difficoltà serie a ripartire senza il loro reinserimento. Inoltre, le aziende dei settori collegati all’edilizia applicano la cassa integrazione, mentre i materiali per i cantieri arrivano da fuori regione. L’illegalità sta dilagando nei lavori della ricostruzione post-sisma, e conteggiando molte imprese regolari, schiacciate dalla concorrenza sleale. I lavori vengono, spesso, concessi in subappalto, con notevoli ribassi. E’ in atto la sostituzione della manodopera dipendente con quella dei falsi lavoratori autonomi e dei dipendenti di altri settori. Proliferano i contratti a tempo determinato e, nonostante sia prevista nelle ordinanze l’applicazione del Durc cartaceo fino al 31 dicembre 2016, le imprese fanno ricorso al Durc on line (Dol), che viene accettato da molti comuni del cratere, che non versano quanto dovuto in Cassa edile. I dati diffusi dall’Osservatorio per la ricostruzione rilevano la destrutturazione del settore e un’altissima evasione contributiva. Non possiamo accettare che tutto ciò accada. L’1 maggio saremo in piazza, all’Aquila, per richiamare l’attenzione del Governo e delle istituzioni locali su questo gravissimo problema”.