Presentati presso la Provincia di Teramo i risultati dei diversi tavoli di lavoro del progetto “La Scuola che Vorrei.”
Frutto delle attività interistituzionale, promosso dall’Associazione “Teramo Children” che ha messo insieme associazioni, ordini ed enti per definire un protocollo di principi e valori per creazione della scuola del terzo millennio. Incontri che hanno portato alla creazione di un documento denominato “linee guida per un dialogo tra pedagogia e architettura nella progettazione degli spazi scolastici”, un vademecum di riferimento vincolante per la progettazione dei nuovi edifici scolastici e per la ristrutturazione di quelli esistenti. Oltre ai criteri e ai principi cui dovrebbero ispirarsi, le progettazioni “La scuola che vorrei” individua altri due obiettivi: il processo partecipativo nella fase di progettazione e l’adozione, da parte dei Comuni, di un ordine del giorno che recepisca le linee guida e ne vincoli l’applicazione nei bandi e nei concorsi di progettazione riguardanti gli edifici scolastici. A Teramo sarà portato in Consiglio il prossimo 2 novembre.
Simona Olivieri di Teramo Children afferma: “Un progetto nato come esigenza di superare la situazione emergenziale di guardare oltre il sisma e di mettere insieme l’esigenza della sicurezza con quella della qualità degli spazi didattici: non con un semplice documento di indirizzo quindi ma un quadro di riferimento per la realizzazione di edifici scolastici di ogni ordine e grado” .
Mirko Rossi consigliere provinciale delegato all’edilizia prosegue: “Un punto di riferimento importante per i Comuni e le Province , perché nasce con l’apporto di tutte le competenze specifiche e guarda alla scuola non come una struttura edilizia ma come a un elemento catalizzatore da un punto di vista sociale e pedagogico. Nei prossimi anni saremo alle prese con i temi della ricostruzione e degli adeguamenti sismici: potremo certamente coniugare il tema della sicurezza con quello del ruolo che l’edificio scolastico svolge all’interno della comunità facendo in maniera che la necessità di dare delle risposte alle esigenze dei cittadini non avvenga a discapito della qualità degli interventi”.