Riforma Equitalia: disparità di trattamento per la Soget i cui lavoratori, nonostante le tante promesse, rischiano di finire sulla strada.
I lavoratori della società abruzzese di riscossione Soget tornano a far sentire la loro voce in merito ad uno scenario, quello che si andrà a creare con la riforma che porterà alla chiusura di Equitalia, per nulla incoraggiante. In una nota diffusa dai rappresentanti sindacali si spiega che:
“La riforma della riscossione dei tributi locali (decreto-legge n. 193 del 22 ottobre 2016, convertito ex lege n. 225 del 1° dicembre 2016) ha prodotto una grave disparità di trattamento fra lavoratori. Sono stati dimenticati e abbandonati i dipendenti delle società nate per scorporo di ramo d’azienda ex lege 248/2005 (la stessa riforma che istituì Equitalia). Dal prossimo primo luglio tutte le amministrazioni locali affideranno la riscossione dei tributi, con semplice delibera, al nuovo soggetto (Agenzia delle Entrate – Riscossione) che subentrerà ad Equitalia. Le aziende, non avendo possibilità di proseguire l’attività per la quale sono nate, hanno già avviato consistenti procedure di licenziamento. Preoccupati, illusi ed esasperati, i lavoratori abruzzesi dipendenti della più grande azienda italiana interessata – SO.G.E.T. S.p.A. con sede in Pescara – perderanno a breve il lavoro e chiedono con urgenza al Governatore della Regione Abruzzo e ai Parlamentari abruzzesi di produrre iniziative concrete onde approvare un emendamento all’atto C. 4444, assegnato in V Commissione permanente della Camera dei Deputati. Determinati a mettere in atto ripetute e clamorose iniziative di protesta, ringraziano e salutano.”