Un nuovo procedimento per il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta legato alla tragedia di Rigopiano. Notizia riportata dal quotidiano “Il Centro” e confermata dal suo legale Cristiana Valentini che però precisa.
Nel dettaglio si tratta di un’inchiesta per la quale si ipotizzano i reati di falso ed omissione di atti d’ufficio in relazione al nuovo piano d’emergenza comunale redatto dopo la tragedia dell’Hotel Rigopiano. Secondo l’accusa, a seguito della denuncia presentata da alcuni consiglieri comunali di minoranza, Lacchetta non solo non avrebbe risposto tempestivamente alla richiesta di accesso agli atti, ma avrebbe successivamente fornito un documento falso relativo ad un rapporto preliminare di valutazione ambientale strategica diverso da quello originale depositato in Comune:
“Avendo appreso informalmente della denuncia – precisa il suo legale Cristiana Valentini – è stato lo stesso sindaco, già da luglio, a chiedere un incontro con il Pm Papalia per chiarire la sua posizione, alla luce di questa richiesta, come atto dovuto, la Procura il 27 luglio ha firmato l’avviso di garanzia , e il Sostituto Procuratore ha già fatto sapere che a breve sentirà, come richiesto, Lacchetta.”
Secondo gli inquirenti – riporta stamane Maurizio Cirillo su “Il Centro” – si sarebbe cercato di “nascondere” ai consiglieri di minoranza l’esistenza della relazione geologica di Iezzi, nonché la relazione preliminare Vas, «probabilmente per rendere più agevole », come scrivono gli investigatori nell’informativa «l’approvazione del nuovo piano di emergenza comunale come atto difensivo in favore del sindaco Ilario Lacchetta».
“Nessun comportamento oscuro da parte del mio assistito – ribadisce la Valentini – e a giorni la Procura avrà tutti gli elementi per comprendere.”