Rigopiano: i parenti delle vittime sul luogo della tragedia, a più di un mese dal crollo dell’hotel sotto il peso della valanga.
I parenti delle vittime dell’Hotel Rigopiano per la prima volta sul luogo della tragedia del 18 gennaio scorso. Il magistrato ha infatti autorizzato il dissequestro e il prelievo di undici dei 18 veicoli presenti e i familiari dei proprietari delle auto hanno raggiunto il sito per portare via i mezzi. Un passaggio tecnico che, però, ha consentito loro di vedere dal vivo, per la prima volta, il luogo in cui hanno perso la vita i propri cari. C’è chi si è fermato a pregare sui resti dell’hotel e chi ha deposto un mazzo di fiori. I presenti hanno poi osservato un minuto di silenzio. Oltre ai parenti di alcune delle 29 vittime, è andato a recuperare l’automobile anche Giampiero Parete, uno degli undici superstiti, quello che è riuscito a sopravvivere alla valanga e che per primo ha lanciato l’allarme, facendo mettere in moto i soccorsi.Ad accompagnare i familiari c’erano i Carabinieri della Compagnia di Penne (Pescara), i carabinieri forestali e i militari dell’Arma del Decimo Reggimento Campania, che si stanno occupando della vigilanza h24 del sito, ancora sotto sequestro. Intervenuti anche i Vigili del Fuoco di Pescara, con mezzi speciali per il recupero delle automobili rimaste tra i detriti. Gli undici mezzi sono stati portati via con dei carroattrezzi.
“Non é vero che lo Stato ci abbandona” : Intanto, alla luce di alcune notizie apparse sulla stampa circa lamentele da parte di diversi famigliari sulla risposta dello Stato, i legali di una delle vittime, Ilaria Di Biase, hanno diffuso oggi un comunicato:
I legali della famiglia di Ilaria Di Biase, l’Avv. Camillo La Morgia e l’Avv. Mario La Morgia, si dissociano da quanto lamentato negli articoli di questi giorni relativi al silenzio di tutte le istituzioni su qualsiasi ipotesi di risarcimento danni. E’ opportuno precisare che la posizione dei dipendenti dell’Hotel Rigopiano deceduti sotto la valanga è differente, sul piano risarcitorio, rispetto a quella delle altre vittime. I legali della famiglia Di Biase fanno presente che “l’ INAIL con estrema perizia e professionalità sta eseguendo ogni accertamento utile per valutare il rispetto, nel caso di specie, dei requisiti previsti dalla normativa in materia di morte sul lavoro risalente al 1965.” “Già nei prossimi mesi” proseguono gli avvocati Camillo e Mario La Morgia “se l’istruttoria eseguita dagli ispettori dovesse avere esito positivo, come auspichiamo, verranno erogati gli indennizzi per i familiari. Va anche evidenziato che l’Inail si è preoccupato di porre a disposizione dei familiari un Assistente Sociale per eventuali difficoltà di ordine amministrative e/o familiare.