La carta valanghe, di cui la Regione Abruzzo doveva dotarsi, chiesta già nel 2011 come emerso nel corso dell’inchiesta sulla tragedia di Rigopiano.
Dall’inchiesta sulla tragedia dell’hotel Rigopiano a Farindola, in cui lo scorso 18 gennaio hanno perso la vita 29 persone, emerge che non sarebbe il 2014 bensì il 2011 l’anno chiave per capire i motivi per i quali la Regione Abruzzo non si è dotata della carta valanghe, come impone una legge del 1992. La ricostruzione sarebbe stata fatta nel corso dell’audizione del dirigente della Regione Sabatino Belmaggio con il sostituto procuratore della Procura di Pescara Andrea Papalia . Audizione chiesta dagli avvocati che assistono due dei sei indagati nell’inchiesta: il sindaco e il tecnico comunale di Farindola. Proprio nel 2011 l’ufficio competente della Regione, guidato dal dirigente Berlmaggio, avrebbe sottoposto alla Giunta la delibera da ratificare per realizzare la Carta valanghe. Tale richiesta sarebbe caduta nel vuoto fino al 2013-2014 quando si cominciò a lavorare alla redazione del primo lotto della carta per i bacini sciistici.