La Procura della Repubblica di Chieti ha aperto un’indagine per induzione al suicidio sulla vicenda che riguarda l’ex capo della Squadra Mobile della Questura di Pescara Piefrancesco Muriana.
Il dirigente della Polizia di Stato ha tentato il suicidio alla vigilia del suo interrogatorio in Procura a Pescara dove è indagato per calunnia nei confronti di Carabinieri Forestali in merito alla vicenda della tragedia di Rigopiano, avvenuta il 18 gennaio del 2017 a Farindola.
Pierfrancesco Muriana è ancora ricoverato nell’ospedale “Santissima Annunziata” di Chieti e le sue condizioni di salute sono stabili. Dovrebbe rimanere almeno altri 5 giorni nel nosocomio dove è tenuto in osservazione e in terapia farmacologica. E’ stata permessa una visita solo ai familiari.
Le Procure di Chieti e Pescara hanno attivato il collegamento per le indagini, di intesa tra i due uffici, a seguito del colloquio che Muriana avuto con gli inquirenti dopo il tentato suicidio. Alla luce delle sue ultime dichiarazioni e del messaggio che l’ex capo della Mobile ha lasciato nella sua autovettura, prima di compiere il gesto che stava per costargli la vita, si aprono nuovi scenari nelle indagini che riguarderebbero anche presunte pressioni subite.