L’interruzione dell’erogazione di energia elettrica, dovuta dalle abbondanti nevicate del gennaio del 2017, ha obbligato la Società e-distribuzione ad un rimborso aggiuntivo a tutti gli utenti che hanno subito una interruzione di oltre 3 giorni. La Replica della Società del servizio elettrico.
E proprio sulla vicenda dei rimborsi alcuni utenti della provincia di Teramo hanno scoperto che l’assegno a loro favore era stato regolarmente emesso, con la dizione non trasferibile, ma non si capisce come sia stato incassato da terzi. Una situazione assurda su cui l’associazione Robin Hood ha avviato diverse azioni di tutela a favore dei cittadini interessati da questa vicenda.
“la responsabilità in questi casi è della banca per il pagamento di un assegno bancario non trasferibile a persona diversa dal reale beneficiario e la responsabilità penale è di chi ha sottratto l’assegno: ma il furto è punibile a querela di parte e dunque l’utente deve presentare denuncia: deve preventivamente chiedere a e-distribuzione l’indicazione del numero dell’assegno emesso – spiega Di Ferdinando -, la banca emittente e presso quale banca e in quale data l’assegno risulta incassato: Nello stesso tempo bisogna contestare al distributore dell’energia di non aver incassato l’assegno, fatto da terzi”. Robin Hood, si auspica che si tratti di casi isolati privi di regia e invita le forze dell’ordine ad indagare sull’eventuale relazione tra i tanti casi segnalati dai cittadini.
Pronta la replica dell’Azienda del servizio elettrico che in una nota precisa di aver contattato l’Associazione Robin Hood per fornire il supporto necessario per verificare i casi specifici. L’ erogazione degli indennizzi, specifica la Società nella nota, è avvenuta secondo la modalità scelta caso per caso dai richiedenti, bonifico o assegno. Per quanto riguarda quest’ultima modalità, alla luce della segnalazione dell’Associazione Robin Hood, relativa ad alcuni casi anomali nel teramano, Enel continuerà a seguire la vicenda con massima attenzione e a fornire assistenza per quanto di propria competenza, valutando anche eventuali azioni a tutela dei propri interessi e di quelli degli utenti nei casi in cui dovessero essere accertati comportamenti fraudolenti da parte di terzi.
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